Domenica il via della 200 km del Vallone Bellunese

FELTRE – Domenica 10 aprile si svolgerà la 19esima edizione della più anziana e longeva randonnée del Triveneto, sempre disputata dal 2004, e denominata 200 Km del Vallone Bellunese, organizzata dall’ UC Valbelluna con sede di partenza ed arrivo alla Birreria di Pedavena.

La prova fa parte del Calendario Nazionale e del Campionato Nazionale Audax Randonneur Italia, unico ente riconosciuto da ACP France, organizzatrice della mitica Parigi Brest Parigi per rilasciare i suoi brevetti in Italia, e dalla FCI come unico soggetto deputato a regolare il settore dei Brevetti Randonneur in Italia.

Alla classica distanza di 200 km sono abbinati due percorsi più brevi di 130 e 70 km che richiedono impegno e preparazione minori, ma assicurano ugualmente il godimento di alcuni tratti del nostro territorio molto piacevoli.

Girorando nel Nordest.

Inoltre la 200 Km del Vallone Bellunese è prova del circuito delle randonnées trivenete denominato Girorando nel Nordest, che dal 2012 unisce le più significative prove del territorio con percorsi da 200 fino a 600 km. Circuito che ha contribuito a far conoscere il mondo delle “rando” a livello locale ed il cui super brevetto è molto ambito da tanti partecipanti. Quest’anno il circuito si disputa su 11 prove a partire dal 3 aprile fino all’11 settembre. I premiati singoli e società riceveranno i riconoscimenti in una serata dedicata che si terrà verso metà novembre. Dall’anno scorso i più assidui frequentatori del Girorando nel Nordest, come degli altri circuiti regionali, di cui è stato un precursore, ricevono un riconoscimento ufficiale da parte di Ari durante l’annuale Meeting d’Autunno dove vengono consegnati i vari premi ottenuti durante l’anno.

Lo spirito.

Lo spirito di queste manifestazioni ciclistiche di lunghezze notevoli e di importante impegno fisico, che prevedono solo il rispetto del tempo massimo per ottenere l’omologazione, è quello di evitare l’agonismo esasperato creando fra i partecipanti uno spirito di amicizia e collaborazione lungo il percorso. I percorsi sono studiati per valorizzare gli aspetti paesaggistici dei territori attraversati, dando rilievo ora all’aspetto naturalistico, ora a quello storico e culturale. Le oltre trecento randonnées ARI permettono di visitare tutti gli angoli del territorio italiano, scoprendone e valorizzando gli aspetti meno conosciuti.

Descrizione.

Come ogni anno la prova si disputa tutta all’interno della parte bassa della provincia di Belluno, fra la Valbelluna, la conca dell’Alpago ed il Feltrino. Quest’anno il percorso completamente modificato rispetto a quello degli anni scorsi, per la prima volta inserisce due vere salite, poste ai punti estremi del percorso, molto simili fra loro per lunghezza, dislivello e pendenze mai severe. Due salite primaverili come impegno, con lunghezze sui 6 chilometri e pendenze che non arrivano mai in doppia cifra. Si tratta, prima della salita di Val Nevera che parte da Fastro, a picco sulla Valsugana e passando per San Vito di Arsiè si inoltra in un bosco silenzioso e fresco fino al culmine dove comincia un lunga ed impegnativa discesa verso Arsiè. Il fondo stradale in salita è spesso molto rovinato, ma mai pericoloso vista la bassa velocità sviluppabile, molto meglio quello della discesa, dove comunque la prudenza è d’obbligo per la sede stretta e spesso tortuosa, e la possibilità di sporco a terra. Il traffico è praticamente inesistente. La seconda è la salita della Val Cantuna dal paese di Paiane fino a Pieve d’Alpago. Salita molto più aperta e panoramica, con scorci sui monti dell’Alpago, sul Nevegal, Monte Serva e primi bastioni dolomitici, e lago di Santa Croce. Pendenze dolci, strada più larga e ben tenuta ed alla fine il giusto ristoro programmato al Bar Centrale di Pieve d’Alpago.

Per il resto il precorso si snoda dalla partenza al piazzale della Birreria Pedavena sempre su strade di secondaria importanza, poco o pochissimo trafficate ad iniziare dal suggestivo Canalet che si snoda fra Pedavena ed Arten, la stradina di Agana, la zona di Arsiè per ritornare poi verso Feltre e salire a Cesiomaggiore attraverso i piccoli borghi di Fianema e Menin. Da Cesiomaggiore, paese del ciclismo e del Museo Storico della Bicicletta, si procede sulla pedemontana, con a sinistra i monti incombenti ed a destra splendide vedute sulla Valbelluna. Suggestivo ed appartato anche il borgo di Torbe e poi il laghetto e la Certosa di Vedana. Poi per altri piccoli paesi, Vignole, Orzes, Sois, Bes, Salce si raggiunge Belluno con passaggio per il salotto buono di Piazza dei Martiri. Poi i paesini ai piedi del Serva con la ciclabile fra Safforze e Nuova Erto per affrontare poi la Valcantuna. Percorso finora impegnativo con vari saliscendi, che si addolcisce dopo Pieve d’Alpago girando attorno al lago di Santa Croce e percorrendo il fondovalle fino a dopo Santa Giustina. In località Salmenega si prende un nuovo tratto ciclabile e con breve rampa ci si porta verso Pez, ultimo controllo. Da qui si scende verso i paesini di Villapaiera ed Anzù col santuario dei SS. Vittore e Corona e poi ultimo gioiello la salita a Piazza Maggiore nel cuore di Feltre per poi raggiungere Pedavena passando per Foen.

Arrivo e ristoro finale alla Birreria Pedavena, che rappresenta il giusto premio alle fatiche della giornata.

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