Bard: lettera aperta del Presidente Buzzo all’Onorevole Bressa

Da dx Alessandra Buzzo e Andrea Bona

BELLUNO – Buongiorno on. Gianclaudio Bressa, sono Alessandra Buzzo, neoeletta presidente del movimento Bard che Lei credo conosca bene.

Le scrivo questa lettera “aperta” perché trattasi di un argomento non solo personale, ma che riguarda l’intero territorio della Provincia di Belluno. Provincia di Belluno che credo Lei conosca bene, come non ho dubbi conosca bene il Trentino Alto Adige che Lei così bene rappresenta.

Non mi dilungo evidenziando le conosciute, attuali, difficili condizioni in cui versa la splendida Provincia di Belluno e le grandi potenzialità che potrebbe avere, se solamente le venisse dato modo di svilupparle, praticarle e gestirle.

Personalmente, ed a nome del Movimento che rappresento e dell’intero territorio, ho una domanda da porLe, alla quale attendo cortese e concreta risposta. Come ben sa, in occasione delle elezioni regionali dello scorso anno ho messo la mia faccia (come sono abituata a fare) – con non poche difficoltà di ordine personale e di responsabilità nei confronti del territorio – e così pure il movimento che rappresento, con l’unico obiettivo, che dovrebbe essere quello di qualsiasi parte politica alla quale si appartenga: il bene e lo sviluppo delle persone che vivono nella nostra Provincia.

Sto parlando del famoso accordo che Lei stesso ha sottoscritto – assieme ad altri autorevoli rappresentanti del partito di governo o dei suoi alleati – con il movimento Bard e che doveva avere l’unico scopo di ridare dignità, attraverso l’elettività, alla nostra Provincia (primo passo indispensabile per avere peso e rappresentanza politica).

Vede, onorevole: io sono abituata a sentire molto il “peso” e la responsabilità quando appongo la mia firma su qualsiasi atto e, a maggior ragione, se da quell’atto dipende in qualche modo la sorte di altre persone. Responsabilità che mi impone di fare tutto il possibile per mantenere ed onorare l’impegno preso o, per lo meno, di fare tutto il possibile perché ciò avvenga.

In caso di impossibilità nel rispettare l’accordo, correttezza chiede di dichiararlo pubblicamente, almeno come presa d’atto non solo per noi, ma per tutti i bellunesi.

Siamo alla vigilia di un referendum costituzionale che potrebbe togliere ogni speranza di autonomia per la nostra terra, eliminando definitivamente la nostra Provincia e lasciandoci l’incerta tutela dell’art. 40 punto 4, dove concretamente non si nomina nemmeno Belluno e non si fa nessun riferimento ad una nostra qualsiasi dignità istituzionale.

Questo è il momento dunque di dare attuazione e concretezza all’impegno preso un anno fa, oppure dichiarare l’impossibilità – o la mancata volontà – del suo rispetto. Almeno per correttezza nei confronti del nostro Movimento, ma prima ancora di tutta la popolazione della Provincia di Belluno.

Certa di una Sua gentile e concreta risposta, la saluto cordialmente.

Alessandra Buzzo (Presidente Movimento BARD).

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