CORTINA D’AMPEZZO – Domenica mattina, poco prima delle ore 11, senza imbrago, con scarpe da ginnastica e ramponcini, un escursionista è arrivato sul tratto verticale della Ferrata Lipella che conduce allo spallone, trovandolo ricoperto da una lingua di ghiaccio e, non potendo più rischiare di muoversi, ha contattato il 118. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in direzione della Ferrata di Rozes e con un verricello di 30 metri ha sbarcato in parete il tecnico di elisoccorso, poco sopra il punto dove si trovava bloccato il trentenne di San Giovanni di Fassa (TN). Il soccorritore è sceso da lui e lo ha velocemente vincolato con una corda, temendo potesse scivolare nel vuoto, per poi prepararlo per il recupero ed essere subito issato a bordo con lui. L’escursionista è stato lasciato al Rifugio Dibona.
Altri interventi.
Sempre nella mattina di domenica, alle ore 11.20, una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è intervenuta nella zona di Listolade, a Taibon Agordino, per una escursionista ferita dalla caduta di un sasso. La trentenne di Ferrara, che si trovava sulla vecchia strada che porta a Cencenighe nei pressi della falesia di Mezzocanale, e stata portata in ospedale.
La squadra del Soccorso alpino dell’Alpago, inviata dal 118 lungo il Sentiero del Pian delle Stelle in Cansiglio, è intervenuta dove una 53enne di Montecchio Maggiore (VI), che si trovava con il marito, messo male un piede, aveva riportato un trauma alla gamba. Raggiunta a piedi dai soccorritori, che le hanno immobilizzato la gamba, la donna è stata caricata in barella, trasportata alla jeep e da lì in località Archeton, per essere trasferita sull’ambulanza partita in direzione dell’ospedale di Belluno.