PONTE NELLE ALPI – Un patentino per il corretto uso dello smartphone: è stato consegnato alle ragazze e ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Sandro Pertini”, a Canevoi. E all’interno di una cerimonia molto partecipata: la sala, infatti, era arricchita dalla presenza di genitori, insegnanti e autorità, come la dirigente scolastica, il presidente del Consiglio d’Istituto, il rappresentante dell’associazione Famiglie in connessione (promotrice del progetto), la Polizia di Stato, l’amministrazione comunale e i referenti dell’associazione di Libera nazionale e del presidio Bellunese Orientale.
Protagonisti gli studenti delle tre classi di prima media. I quali, dopo il percorso formativo svolto durante l’anno scolastico, hanno ricevuto l’importante riconoscimento del “Patentino dello smartphone” direttamente dal loro insegnante, qualificato formatore di Mec (Media Educazione Comunità): l’associazione di educatori e formatori è nata per dare risposta all’urgenza di supportare la scuola nell’insegnamento della cittadinanza digitale.
È importante sottolineare che il progetto coinvolge studenti, docenti e famiglie per imparare a gestire la comunicazione digitale attraverso una crescente acquisizione di consapevolezza sulle opportunità e sui rischi connessi alla rete digitale. Nell’incontro è emersa la rapida diffusione del progetto sul territorio provinciale, a conferma della riconosciuta validità di questo percorso.
L’educazione digitale è efficace se viene offerta in modo coordinato da parte di una comunità, coinvolgendo scuola, istituzioni, associazioni, pediatri, in maniera da formare una rete capace di interpretare e condividere i contenuti e le sfide che il digitale propone, promuovendone un uso consapevole tra i giovani. A Ponte nelle Alpi, fin dall’inizio il progetto ha avuto il sostegno dell’Istituto comprensivo e dell’amministrazione comunale e ora la collaborazione si sta allargando alle associazioni di volontariato locali, sportive e culturali.
L’obiettivo è di creare uno spazio per un dialogo aperto tra realtà diverse che vada oltre la percezione di un sistema in cui ci si impone delle regole, ma diventi un percorso partecipativo con regole chiare e condivise sia a livello educativo, sia istituzionale. Un percorso che porti la comunità a ritrovarsi, rimettendo al centro della quotidianità la relazione tra persone. A coronare l’evento ha contribuito l’intrattenimento musicale offerto dagli stessi alunni del corso musicale.