
FELTRE – Un paio di anni fa erano stati diffamati sui social con epiteti pesanti nel contesto del loro operato (durante alcuni controlli legati al COVID) ed avevano deciso di non lasciar correre, querelando l’autore del post.
L’uomo ha in seguito deciso di evitare il processo trovando un accordo di conciliazione con i tredici agenti del comando di Polizia Locale di Feltre che lo avevano denunciato e che hanno quindi ritirato la querela. Questo, brevemente, l’antefatto, che ha portato a quanto avvenuto ieri nei locali del Comando di Via Gaggia.
Gli agenti hanno infatti deciso di comune accordo di devolvere la somma ricevuta a titolo di risarcimento (pari a 1.570 euro) all’Associazione “Amici di San Patrignano”, che ha sede a Lavis, in provincia di Trento, e si occupa del sostegno e del recupero terapeutico delle persone che hanno incontrato la tossicodipendenza. Stamane, come detto, la consegna della cifra nelle mani della presidente dell’associazione Carla Pallaoro e del direttore Maurizio Folgheraiter, alla presenza anche del sindaco di Feltre Viviana Fusaro e dell’assessore Alberto Curto.
«Sono estremante felice del gesto dei nostri agenti – ha sottolineato il sindaco Fusaro – sia per la decisione di devolvere la cifra ricevuta come risarcimento in beneficenza, sia per la scelta dell’associazione destinataria, impegnata da quasi 20 anni in un ambito estremamente difficile e delicato come quello della tossicodipendenza».
L’associazione opera dal 2005 in Trentino e Alto Adige, ma anche in Primiero e nel Feltrino, nell’affiancare le persone che lottano con problemi di dipendenza, sia nel percorso preparatorio all’ingresso nella comunità di San Patrignano, che nel reinserimento sociale dopo la loro uscita. «La donazione di oggi – ha detto tra l’altro la presidente Pallaoro – è per noi particolarmente importante, poiché la nostra attività è quasi integralmente autofinanziata. Il nostro impegno, ha aggiunto la presidente, è molto ampio, perché si estende anche alle famiglie delle persone in cura, oltre che agli incontri che gestiamo con alcuni detenuti presso le carceri di Trento, Bolzano e Verona. In questi 18 anni di attività sono circa 200 le famiglie che si sono avvicinate al nostro mondo per ottenere aiuto e accompagnamento ad affrontare un problema che riguarda sempre di più, purtroppo, anche la fascia dei giovani e giovanissimi».
L’associazione “Amici di San Patrignano”, sarà venerdì 24 marzo a Fonzaso per una serata di sensibilizzazione e informazione sulla propria attività.
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