
PONTE NELLE ALPI – Si alzano “Voci di Donna”: la tradizionale rassegna, prevista durante il mese di marzo, raccoglie incontri, spettacoli e laboratori finalizzati a richiamare l’attenzione sull’universo femminile.
Il primo appuntamento, in programma venerdì 10 (ore 18) nella sala Merlin della Biblioteca civica, sarà incentrato su una protagonista speciale: Oksana Shachko, la co-fondatrice di Femèn. Ovvero, il movimento di protesta femminile, nato nel 2008, in Ucraina: all’inizio per riabilitare l’immagine del Paese, meta di turismo sessuale, mentre in seguito ha assunto un ruolo di denuncia politica e sociale, a difesa dei diritti delle donne.
Corpo e arte sono quindi le cifre espressive che Oksana utilizza per manifestare il proprio dissenso.Nella prima fase di attivismo, quella in cui milita nel movimento, è il corpo denudato, in maniera parziale o totale, a diventare strumento per un gesto di denuncia della cultura patriarcale e della società maschilista. E più tardi, quando si allontana dal Movimento, Oksana si concentra sull’arte, riprendendo le immagini dell’iconografia ortodossa per trasformarle in veicoli di denuncia, inserendo dettagli trasgressivi. L’opera è apertamente e volontariamente provocatoria: attraverso la pittura, la giovane artista ucraina continua a dare voce alle proprie idee, riconoscendo l’arte come un potente strumento a favore della lotta politica.
L’iniziativa è promossa dalla Commissione Pari opportunità e sostenuta dal Comune di Ponte nelle Alpi, in collaborazione con la Biblioteca civica, l’Associazione Belluno Donna e il patrocinio della Consigliera di Parità provinciale.
L’incontro prevede la presenza di Massimo Ceresa, autore del libro “Ikonoklast”, della critica d’arte Antonella Uliana e di Anna Cubattoli, la presidente del Centro Antiviolenza Belluno Donna. In più, sarà presente in sala, assieme alle sue opere, Iris Cola: una giovanissima artista bellunese che espone i suoi quadri, risultato di uno stile personale caratterizzato da un mix tra realismo e rinascimentale.
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