
FELTRE – Nel corso dell’ultimo biennio l’attività della UOC di Radiologia di Feltre, diretta da Riccardo Berletti, da sempre impegnata nella diagnostica, stadiazione e screening delle patologie oncologiche, ha implementato lo studio del piccolo intestino mediante risonanza magnetica, con particolare focus nella quantificazione e progressione del danno provocato dall’infiammazione intestinale.
Ciò è stato reso possibile anche grazie all’acquisizione di un’innovativa bobina ad elevato rapporto segnale/rumore, studiata per adattarsi alle differenti conformazioni dei pazienti con un peso complessivo alquanto ridotto, in grado di ampliare significativamente le applicazioni cliniche. I risultati ottenuti da questa metodica non invasiva, assieme all’ultrasonografia e alla tomografia computerizzata, rappresentano uno strumento oggettivo che consente al clinico una gestione personalizzata di queste patologie ed il monitoraggio della risposta delle moderne terapie.
«L’avanzamento tecnologico dell’imaging ha promosso e implementato i percorsi multidisciplinari sviluppati in ambito gastroenterologico grazie alla collaborazione con la UOSD di Malattie Infiammatorie Gastrointestinali. Nel prossimo futuro è atteso un ulteriore avanzamento in termini di accuratezza e performance diagnostica grazie all’espansione dell’intelligenza artificiale in radiologia» spiega Riccardo Berletti, direttore della Radiologia di Feltre.
«L’approccio con un imaging integrato è vitale e di impatto nella gestione moderna dei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, consentendo di superare molte delle limitazioni dell’endoscopia che rimane comunque lo standard di riferimento nella diagnosi e stadiazione di queste patologie» commenta Manuela De Bona responsabile della UOSD di Malattie Infiammatorie Gastrointestinali. «Grazie a dei percorsi dedicati sono stati studiati più di 50 pazienti nei quali è stato possibile profilare la malattia e scegliere la terapia più adeguata».
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