
BELLUNO – Lontano da casa, in un modo o nell’altro, la SSD Dolomiti Bellunesi riesce sempre andare a punti. Lo fa ormai da dieci partite di fila: quasi cinque mesi. Anche quando viene colpita a freddo da un avversario di assoluto spessore come il Campodarsego. E su uno dei campi più ostici dell’intero girone. In terra padovana, il gruppo di Zanin confeziona un pareggio preziosissimo: il settimo stagionale. A rimettere in piedi una gara nata sotto la cattiva stella è il protagonista che non ti aspetti: Eduardo Alcides, al suo primo gol, in assoluto, in serie D. I dolomitici sono ora dodicesimi, una lunghezza sopra la zona playout.
Rispetto all’undici anti-Mestre, ritrova una maglia da titolare Artioli, schierato dietro le punte, mentre Pettinà (ristabilito dopo il virus che lo aveva colpito nei giorni scorsi) viene schierato nel ruolo di terzino. Ma la doccia fredda arriva già all’8’, quando Orlandi si defila sulla sinistra e mette in mezzo uno splendido pallone per Cupani, che irrompe sul primo palo e insacca di testa: 1-0. Il Campodarsego ha la supremazia territoriale, colleziona angoli (saranno ben 7 all’intervallo) e sfiora il raddoppio con una botta dal limite di Orlandi, su cui si supera Virvilas, in tuffo. E i dolomitici? Si rendono pericolosi al 37’, in seguito a un bel tiro a giro di Artioli, allungato in angolo da Boscolo Palo.
Nella ripresa, la SSD Dolomiti Bellunesi cambia (dentro Tuninetti, Toniolo e Alex Cossalter) e alza il baricentro. Al 9’, ci prova subito Artioli con una girata, su sponda di Svidercoschi, ma la palla termina alta, mentre il neo entrato Cossalter esalta i riflessi di Boscolo Palo. Il portiere del Campodarsego, però, non può nulla alla mezz’ora sull’incornata di Alcides, abile a prendere l’ascensore e a sfruttare nel migliore dei modi l’invito di Cossalter: 1-1. Ci si può accontentare? No, perché poco più tardi Toniolo conclude due volte nei pressi dell’area piccola, ma viene murato: prima da Oneto, poi da Boscolo Palo. E una ghiotta opportunità capita pure ai biancorossi, con Cupani che alza la mira da posizione molto invitante. Pari e patta, quindi: il punto è d’oro.
«Era una gara difficile – analizza mister Diego Zanin – contro un avversario forte, fisico e con qualità nel palleggio. Ma noi siamo stati bravi. Peccato essere andati sotto presto, ma la squadra non si è disunita: ha retto e nel secondo tempo ha fatto bene. Anche chi è entrato è riuscito a offrire un buon apporto. Dal punto di vista tattico? Stiamo provando delle nuove soluzioni, l’importante comunque è mantenere le certezze acquisite e mantenere il giusto equilibrio».
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