Dolomiti Bellunesi, si avvicina il debutto in campionato

BELLUNO – Daniele Casella moltiplica tutto per due: la corsa, la regia, la velocità di pensiero e nella giocata. Ma, soprattutto, gli assist: uno non bastava, nel battesimo ufficiale di Coppa Italia col Levico Terme? No, il metronomo originario di Roma ne ha sfornati ben due. E in un tempo. Anzi, nello spazio di un quarto d’ora: prima il cross all’indirizzo di Svidercoschi, poi il tracciante dalla bandierina a servire Pasqualino per quello che rischia di diventare già il gol della stagione.

E allora, insieme al regista, partiamo proprio da lì: da quel corner calibrato. E dal tiro al volo del laterale destro, finito nell’angolino: «La rete è frutto di uno schema che avevamo provato in settimana – precisa Casella -. È stato bravo Alessandro a coordinarsi: non è semplice calciare così bene. Ad ogni modo, tutto quello che facciamo è sempre preparato nei minimi dettagli: abbiamo a disposizione uno staff tecnico che studia mattina e sera e ci mette a disposizione qualsiasi cosa. E questi sono i risultati».

La SSD Dolomiti Bellunesi ha iniziato il suo cammino col passo giusto: «Ci tenevamo a passare il turno di coppa. Abbiamo disputato una buona gara con la giusta concentrazione e determinazione. Siamo un gruppo che, giorno dopo giorno, cresce, migliora e lavora con grande umiltà». Una caratteristica, l’umiltà, che contraddistingue pure Casella: «Erano anni che non trovavo così tanto professionismo e serietà. E poi il gruppo è fantastico: un mix perfetto di vecchi e giovani, non potevo chiedere di meglio. Ora sta a me, ogni domenica, dimostrare di meritarmi la stima dell’intero ambiente e far divertire il pubblico».

Anche con il tecnico Lucio Brando il rapporto è profondo: «Il mio ruolo è un po’ particolare. Bisogna dare sempre equilibrio, essere lucidi, sapere quando aumentare i giri della squadra. Io e il mister ci confrontiamo spesso, siamo in perfetta sintonia: vogliamo capire dove possiamo ancora migliorare e quali errori evitare. La mentalità, la fame, la voglia di emergere, di non accontentarsi mai: questo, fondamentalmente, è ciò che mi viene chiesto». 

Ma è già tempo di concentrarsi sulla serie D. Perché domenica (ore 15), allo stadio Zugni Tauro di Feltre, arrivano i neopromossi del Villafranca: «Che campionato mi aspetto? I proclami penso li abbiano fatti Clodiense, Legnago, Luparense, Cjarlins e Adriese. Alla fine ne vince solo una. Noi conosciamo i nostri punti di forza e siamo consapevoli di essere un’ottima squadra. Ecco perché, in ogni sfida, andremo in campo per ottenere il massimo della posta in palio. E stupire sempre. Questa è la nostra mentalità». 

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