
BELLUNO – Due gol, due infortuni (uno meno preoccupante), un punteggio che sorride a un avversario di categoria superiore, ma anche, e soprattutto, un’evidente crescita dei dolomitici sotto il profilo della manovra, della tenuta del campo, della personalità. Eccola qui, l’essenza del terzo confronto nel pre-campionato della SSD Dolomiti Bellunesi. Un test su cui il Pordenone di Mimmo Di Carlo mette l’impronta, grazie alla doppietta di Candellone e a un finale nel segno della concretezza. Ma che i ragazzi di mister Brando interpretano con impegno, razionalità e idee chiare. Sì, la strada imboccata è quella giusta. Tuttavia, non manca una nota stonata. Anzi, due: come i problemi che hanno costretto Thomas Cossalter (spalla) e Alari (taglio al sopracciglio) ad abbandonare anzitempo la contesa.
Anche in questa circostanza, però, i padroni di casa si ritrovano sotto dopo pochi minuti: 6, per la precisione. E ancora una volta è un errore in fase d’impostazione a spalancare la via della rete all’avversario di turno: nello specifico, a Leonardo Candellone, che ruba la sfera all’altezza della mediana, si invola verso la porta e insacca. Poco dopo, Saccon si supera sulla punizione di Burrai, ma al 20’ Estévez è lesto a prendere il tempo a Benedetti, in area, e a guadagnare il penalty: dal dischetto si presenta Svidercoschi. Ed è glaciale: portiere da una parte, palla dall’altra. Il punteggio torna in equilibrio. Ma solo momentaneamente, visto che a 7’ dall’intervallo il solito Candellone sfrutta un cross dalla sinistra e, di testa, perfeziona il secondo vantaggio dei “ramarri”.
Nella ripresa, Artioli decide di usare il rettangolo verde come se fosse una tela. E il suo sinistro come un pannello: il risultato? È un’opera d’arte: ovvero, la punizione mancina che scavalca la barriera e va a infilarsi nei pressi del sette. Capolavoro vero. Anche se la tela dolomitica è puntualmente macchiata da una compagine abile a capitalizzare al meglio ogni occasione, o quasi: così Andreoni riporta avanti i neroverdi. E mentre Corbanese non arriva di un soffio sull’invito di De Paoli, per il possibile 3-3, Piscopo cala il poker e Torrasi fissa la cinquina. Ma il punteggio mente.
«In questa fase è importante capire, vedere, coltivare un’identità in termini di temperamento – analizza mister Lucio Brando -. E direi che stiamo entrando nel giusto “mood”. Gli infortuni? Alari non ci preoccupa, Thomas Cossalter è da valutare». Rispetto al gruppo, invece, il tecnico è cristallino: «I ragazzi devono sudarsi la maglia. Con un collettivo numeroso è più complicato? E allora ci devono mettere qualcosa di extra. Poi chi avrà maggior talento e qualità avrà più minutaggio, gli altri continueranno a lavorare, cercando di migliorare». A proposito di lavoro, da lunedì riprendono gli allenamenti a Libano di Sedico, mentre il prossimo confronto è in programma sabato 13 contro la Marosticense.
DOLOMITI BELLUNESI 2 – 5 PORDENONE
GOL: pt 6’ e 38’ Candellone, 21’ rigore di Svidercoschi; st 17’ Artioli, 20’ Andreoni, 28’ Piscopo, 32’ Torrasi.
DOLOMITI BELLUNESI (primo tempo): Saccon; Conti, Alari (29’ Pettinà), Toniolo; Cucchisi, Casella, T. Cossalter (25’ Artioli), Macchioni; Estévez, Svidercoschi, Faraon.
DOLOMITI BELLUNESI (secondo tempo): Saccon; Pasqualino, Sommacal, Pettinà (42’ Fremiotti); De Paoli, De Carli (31’ Perez), Arcopinto, Artioli (24’ Corbanese), Onescu; Vinciguerra, A. Cossalter. Allenatore: L. Brando.
PORDENONE: Festa, Andreoni, Benedetti, Torrasi (st 35’ Biondi), Maset, Bassoli, Zammarini, Burrai, Magnaghi, Piscopo, Candellone (st 35’ Palombi). Allenatore: D. Di Carlo.
ARBITRO: Andrea Dal Col di Belluno (assistenti: Viviana De Rocco e Stefano Collazuol).
NOTE. Spettatori: 300 circa. Angoli: 11-4 per il Pordenone. Recupero: pt 0’; st 3’.
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