BELLUNO – Via libera allo studio di fattibilità tecnico economica della nuova palestra polifunzionale De Mas 2. Licenziato oggi pomeriggio dalla giunta il documento che darà il via all’iter della progettazione. L’edificio darà una nuova casa a diverse discipline sportive, sarà finanziato dai fondi del Pnrr missione 5 componente C2.3 con co-partecipazione del Comune di Belluno, e dovrà essere pronto entro la fine del 2025. «L’ottenimento dei fondi è una notizia ottima per la nostra comunità – commenta il sindaco Oscar De Pellegrin -, abbiamo ereditato questo progetto dalla passata amministrazione e lo porteremo avanti con entusiasmo. Non ci sono discipline di serie A né di serie B, vogliamo dare uguale dignità e spazi consoni a tutte le società che, con i nostri ragazzi, portano avanti un’azione educativa fondamentale. Creare spazi e occasioni per avvicinare i giovani allo sport sarà uno dei nostri obiettivi. Si parte da qui, dal palazzetto De Mas 2».
Lo studio di fattibilità, redatto dall’ingegnere del Comune Anna Boldini e dal geometra Paolo Fiabane con il dirigente Piergiorgio Tonon come responsabile unico del provvedimento, prevede la costruzione a nord dell’attuale palasport di una nuova palazzina di circa 1300 metri quadri per un costo complessivo di 1 milione 650 mila euro di cui 150 mila saranno messi da Palazzo Rosso. Oggi in sede di giunta è stato licenziato lo studio di fattibilità ed è stato dato il via libera all’iter della progettazione. La tabella di marcia è già ben scandita e segue, naturalmente, le scadenze imposte dal bando. Nei prossimi mesi ed entro il 31 dicembre si dovrà lavorare ai tre gradi di progettazione, seguirà l’appalto entro il 28 febbraio 2023 e l’aggiudicazione dei lavori entro il 31 marzo. Il cantiere, poi, dovrà prendere il via entro il 30 giugno ed essere terminato entro la fine del 2025.
«Il progetto è interessante, tanto che abbiamo predisposto un cofinanziamento di 150 mila euro – commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Franco Roccon -. La precedente amministrazione ha fatto bene a presentare richiesta, il luogo è adatto e il fine pienamente condiviso. È un modo per riconoscere pari dignità a tutti gli sport, perché non ci sono discipline secondarie rispetto ad altre, tutte rivestono un grande valore per la comunità».
«Io ho ricominciato dallo sport, lo sport ha rappresentato l’inizio della mia rinascita e il mezzo del mio riscatto – conclude il sindaco –. Mettere i ragazzi al centro e creare una comunità che sa educare significa anche potenziare le strutture sportive, avvicinare e favorire l’approccio alle discipline da parte di un numero sempre crescente di giovani».