Incendi, Bond: «Iter breve per nuove strade tagliafuoco in montagna»

BELLUNO – «Servono investimenti sulla viabilità silvopastorale: risorse ma soprattutto semplificazione. Gli incendi di Longarone e di altre zone del Veneto impongono nuove piste tagliafuoco». Lo dice il deputato Dario Bond, intervenendo sulla questione dei roghi che stanno bruciando la montagna bellunese e impongono la chiusura della strada della Val di Zoldo.

«Il Pnrr non prevede fondi per la viabilità, quindi bisognerà trovare canali alternativi, non solo per le risorse, ma soprattutto per un iter autorizzativo che sia breve e spedito. Il cambiamento climatico che sta causando la siccità di questi mesi, cosa non abituale per la montagna veneta, deve essere affrontato anche con la creazione di strumenti per contenere eventuali incendi boschivi, che dopo Vaia rischiano di distruggere il patrimonio forestale del Bellunese, mettendo a rischio non solo la risorsa legno ma anche la natura che caratterizza il territorio montano. La creazione di nuove piste tagliafuoco diventa importante non solo per garantire sicurezza e piena operatività a vigili del fuoco e personale antincendio, ma anche per il recupero del materiale legnoso e la valorizzazione dei boschi. Inoltre, bisogna potenziare molto i piccoli lavori forestali, in grado di prevenire grandi danni. Per farlo, bisogna lavorare su connessione forte e stretta tra servizi forestali regionali e antincendio boschivo, potenziando la struttura regionale».

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