LONGARONE – E’ proseguita per tutto il giorno l’operazione di spegnimento dei focolaio che continuano a riaccendersi e alimentarsi, complice anche il vento che soffia nella vallata. A terra le squadre dei Vigili del fuoco e dei volontari della Protezione Civile. In volo i due Canadair, supportati dai diversi elicotteri convenzionati con l’ente regionale.
I focolai che ieri sembravano spenti, questa notte si sono riaccesi. E la situazione apparsa tranquilla nella metà giornata di sabato, già nella tarda serata del 26 marzo, dopo il sopralluogo dei funzionari addetti, è apparsa nuovamente preoccupante. Nell’interno delle valli sono state notate altre attività con fiamme libere. E tutt’oggi la “macchina dell’antincendio” ha lavorato senza sosta.
Poi nella tarda serata di oggi, domenica 27 marzo, la notizia arriva dal Sindaco di Longarone che ci informa che a Igne le fiamme sono ancora vive.
«E’ proseguita incessantemente l’attività dei Canadair e elicotteri per spegnere ancora dei focolai che ripartono improvvisi» commenta il sindaco di Longarone Roberto Padrin. «E’ stato fermato anche un principio d’incendio sopra Codissago. Ma a Igne le fiamme continuano a bruciale qualsiasi cosa incontrano».
Conclude Padrin: «Resta non potabile l’acqua a Ponte nelle Alpi. Grazie a Servizi Forestali Regionali, Vigili del Fuoco e nostri volontari di protezione civile e AIB impegnati da giorni e giorni».
Al tramonto erano visibili ancora nubi di fumo causate probabilmente dalle fiamme attive all’interno della Val Desedàn. Mentre a Igne le fiamme continuano a bruciare la natura, preoccupando per la vicinanza alle case.
1 Trackback / Pingback