Olimpiadi 2026, Confcommercio: «Risorse speciali anche per le imprese»

BELLUNO – «Apprendiamo dalle notizie di stampa» afferma il Direttore di Confcommercio Belluno «di nuovi stanziamenti per le infrastrutture in ottica Olimpiadi 2026. Quante più risorse verranno destinate al territorio per opere e viabilità tanto l’intero territorio ne potrà trarre giovamento. Teniamo però a puntualizzare che sarà fondamentale, e lo chiediamo da tempo, prevedere fondi speciali per le imprese».

Confcommercio Belluno, fin dalla definizione del dossier di candidatura, sostiene come Olimpiadi e Paralimpiadi siano un’occasione irripetibile che deve essere colta anche come opportunità di riqualificazione dell’offerta turistica.

«Non possiamo permetterci di dilapidare questa occasione» continua Dal Poz «e di trovarci a ridosso dell’evento senza filoni di intervento specifici dedicati alle imprese; penso ad esempio alla ricettività ed alle centinaia di alberghi che hanno garantito con 6 anni di anticipo le proprie camere per l’accomodation e che oggi meritano di potersi giocare questa carta potendo attingere a risorse speciali. Un tema che va visto sì con gli occhi rivolti al 2026 ma soprattutto per una strategia a lungo termine affinché i frutti delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi possano essere raccolti per molti anni e permettano alle nuove generazioni di credere nel territorio». 

In quest’ottica è più volte intervenuto anche il presidente di Federalberghi Belluno Dolomiti Walter De Cassan il quale ritiene fondamentale una legge speciale che stanzi contributi a fondo perduto slegati dalle limitazioni del regime “de minimis”. 

«In ogni sede» spiega Dal Poz «il nostro sistema associativo provinciale spinge affinché, oltre al filone dei fondi destinati alle opere, se ne attivi al più presto uno speciale dedicato alle imprese. I tempi stringono e non possiamo affidarci esclusivamente al PNRR ed alla programmazione europea. Il primo agisce su scala nazionale e rischia di disperdersi in mille rivoli, la seconda deve ancora essere definita e difficilmente potrà essere funzionale agli investimenti privati in ottica Olimpiadi in ragione delle tempistiche di uscita dei bandi, di definizione delle graduatorie, di esecuzione dei lavori e della successiva rendicontazione per ricevere i contributi. Di fatto mancano tre anni ed al giorno d’oggi sono davvero pochi». 

Ad avviso di Confcommercio Belluno, quindi, il tema va necessariamente visto in un regime di specialità: fondi ad hoc, procedure semplificate, esenzione dal regime “de minimis”, linee di accesso al credito agevolate.

«In sostanza» conclude Luca Dal Poz «non ci si dimentichi di sostenere il tessuto economico e le imprese in modo adeguato e consono alla portata internazionale dell’evento olimpico ed alla sua specialità concentrandoci solo su opere pubbliche per quanto queste ultime siano fondamentali».

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