“Sostegni ter”, Confcommercio: novità importanti per negozianti

Confcommercio

BELLUNO – Per i negozianti di articoli di moda, come ad esempio abbigliamento e calzature, due importanti novità caratterizzano il Decreto “Sostegni ter” approvato la settimana scorsa dal Governo ed appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

In primis il Governo ha finalmente esteso ai commercianti al dettaglio del settore il credito di imposta del 30% sulle rimanenze di magazzino; una misura tanto gradita quanto agognata che accoglie le istanze che con insistenza Federazione Moda Italia di Confcommercio da ormai due anni presenta alle istituzioni governative per un settore ancora in forte sofferenza e che fatica a ripartire.

«Proprio dal nostro Consiglio Provinciale» afferma Vittorio Zampieri, presidente del Gruppo Moda di Confcommercio Belluno «è partita la richiesta di un credito di imposta specifico che permettesse di abbattere il peso delle rimanenze di magazzino. Con soddisfazione registro ora che un primo risultato è stato raggiunto grazie al costante impegno della nostra Federazione Nazionale e di Confcommercio. Si tratta di uno strumento importante ed atteso del quale ora daremo ampia informazione ai nostri associati che da inizio pandemia vivono in una sorta di quarantena commerciale».

Parallelamente al credito di imposta sul “magazzino” il Decreto Sostegni Ter introduce anche un fondo destinato a ristorare le attività commerciali della moda in relazione a perdite di fatturato che superino il 30% sulla base di specifici scaglioni di fatturato.

«Non sarà di certo la soluzione alla crisi del settore o un punto di arrivo delle azioni associative a sostegno del settore» continua Zampieri «ma un punto di partenza dal quale insisteremo con tutte le energie affinché il Governo adotti ulteriori ed ancora più incisive misure a tutela di migliaia di microimprese che rappresentano la colonna portante delle nostre città e dei nostri centri storici; servono aiuti mirati, contributi che favoriscano gli investimenti, una adeguata soluzione al tema della fiscalità del commercio online che alle condizioni attuali genera una concorrenza insostenibile per i negozi fisici. I temi sono molti e Federazione Moda Italia di Confcommercio, a tutti i livelli, non smetterà di rappresentare le esigenze del comparto. Non ultimo il tema del caro bollette che impatta in modo sostanziale sui costi e sulla competitività delle piccole e micro imprese commerciali».

«Dalla politica» conclude Zampieri «ed anche dai nostri rappresentanti locali, ci aspettiamo attenzione ed ascolto affinchè gli esercenti del settore Moda – calzature, abbigliamento, articoli sportivi – e con loro le città ed i paesi, non muoiano sotto i colpi dell’indifferenza».

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