BELLUNO – Siamo in pieno inverno, le temperature sono rigide e capodanno è alle porte. Ma qualcosa sta fiorendo. Anzi, è già fiorito: è il settore giovanile della SSD Dolomiti Bellunesi. Il vivaio, infatti, conta già più di 500 tesserati. Con un vero e proprio boom tra Primi calci, Piccoli amici e Pulcini, come spiega il responsabile della “cantera” Massimo Agnello: «Abbiamo un numero di richieste che è sostanzialmente il doppio rispetto a quanto preventivato. Tanto è vero che stiamo cercando nuovi allenatori per allargare lo staff. In caso contrario. Questo conferma una volta di più l’ottimo lavoro che stanno portando avanti i responsabili dell’attività di base: Alessandro Prest, Andrea Da Poian e Fabrizio Melanco».
I campionati regionali rimarranno in letargo fino all’ultimo weekend di gennaio. Nel frattempo, i risultati sul campo arrivano già con buona continuità: «Le squadre agonistiche stanno rispettando gli obiettivi che ci eravamo prefissi in avvio di stagione. Anzi, qualcuno è andato ben oltre le aspettative: mi riferisco, ad esempio, alle annate 2005-2008. Nel complesso, siamo davvero soddisfatti. Siamo solo all’inizio di un percorso ed era necessario amalgamare un insieme di aspetti: non si poteva certo chiedere di più ai ragazzi e ai vari tecnici. Hanno fatto il massimo».
Nell’aria dolomitica si respira sempre una grande ambizione: «Col tempo, vorremmo far sì che tutte e sei le formazioni giovanili lottassero per i titoli regionali. È lì che vogliamo arrivare. In questo momento siamo ancora uno scalino sotto le squadre più quotate. Ma il processo di crescita è già ben avviato».
Il lavoro non manca, neppure a livello logistico e organizzativo: «Viviamo in un territorio molto vasto e il reparto legato ai trasporti è soggetto a parecchi sacrifici. In ogni caso, abbiamo gettato le basi per rendere la società stabile. E da questa stabilità partiremo con una serie di interventi orientati a compiere un ulteriore salto di qualità».
In pentola bollono diverse novità: «Con l’inizio del nuovo anno solare – prosegue Agnello – proporremo alle società limitrofe un piano di collaborazione e di crescita. In questo senso, possiamo fare affidamento su un responsabile e una figura dirigenziale di alto profilo come Alessandro De Bona. Rappresentiamo l’intera provincia e, non a caso, vogliamo dare il nostro contributo affinché cresca l’intero movimento calcistico».
Infine, un ultimo aspetto rilevante: ai piedi delle Dolomiti gli osservatori non mancano mai. «Diversi addetti ai lavori di club della massima serie – conclude Agnello – raggiungono i nostri campi. Per assistere alle partite, certo, ma anche agli allenamenti. È un segnale indicativo rispetto all’interesse attorno alla nostra realtà».