
BELLUNO – Mancano poco più di due settimane all’entrata in vigore dell’estensione dell’obbligo del Green pass. E tra le imprese artigiane cominciano a sollevarsi i primi timori relativi a un possibile blocco o rallentamento delle attività.
«Da tempo le nostre imprese devono fare i conti con una disarmante scarsità di personale e con la costante difficoltà a reperire manodopera. Non vorremmo che l’estensione del certificato verde complicasse ulteriormente le cose – afferma la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella -. Siamo favorevoli, e lo abbiamo detto in più occasioni, a tutto ciò che contribuisce al ritorno alla normalità. E in tal senso, abbiamo già espresso il nostro favore nei confronti del Green pass. Temiamo però ricadute negative nell’attività quotidiana a partire dal 15 ottobre, per la possibilità che alcuni lavoratori ancora non vaccinati debbano essere sostituiti. La mole di lavoro per chi rimane in azienda diventerebbe insostenibile e andrebbe a gravare su una situazione già difficile per l’avvio della ripartenza, frenata dal rincaro delle materie prime e dei costi energetici. Se le imprese dovessero aggiungerci anche i costi dei tamponi, rischieremmo la paralisi. Per questo torniamo a lanciare l’invito alla vaccinazione. Per ripartire dalla sciagura del Covid che si è abbattuta sulle nostre quotidianità servono responsabilità e senso civico. Con il vaccino stiamo lentamente tornando alla normalità. È quello che serve alle imprese per recuperare il terreno perduto».
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