
LONGARONE – Nel percorrere la Monaco Venezia, arrivato a Forcella Nerville, un escursionista israeliano di 24 anni ha iniziato a scendere seguendo un vecchio percorso puntinato sulla cartina, finché ha perso la traccia finendo su una lastra di roccia scivolosa. Si è quindi liberato dello zaino pesante, lanciandolo di sotto e ha provato ad avanzare, bloccandosi però, dopo essere scivolato, per non rischiare di cadere nel vuoto. Scattato l’allarme attorno alle ore 14.00 di ieri, una squadra del Soccorso alpino di Longarone è partita dalla Val Grave de San Marco a quota 800, con le coordinate che davano il ragazzo a 1200 metri sul sul livello del mare. Mentre in realtà era molto più sopra, a 1600 metri di altitudine. I tre soccorritori hanno prima ritrovato lo zaino e poco dopo hanno visto il giovane incrodato. Sul posto è quindi stato sbarcato il tecnico di elisoccorso dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che si è arrampicato sulla parete ed ha subito assicurato il ragazzo, per poi calarlo con l’aiuto dei soccorritori. L’escursionista è stato poi imbarcato con un verricello di 30 metri e portato a Longarone. In una seconda rotazione l’elicottero ha recuperato anche la squadra.
INFORTUNIO AL PASSO SILVELLA. Attorno alle 13.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino della Val Comelico per un escuraionista che si era fatto male al Passo Silvella, sulla cresta di confine. Il ventottenne di Dolo (VE), che si trovava con un amico e aveva riportato un sospetto trauma al ginocchio che gli impediva di proseguire, è stato raggiunto da una squadra in fuoristrada e accompagnato alla macchina, con cui si è allontanato autonomamente.
BAMBINO SI TAGLIA A UN GINOCCHIO. Attorno alle 13.20 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero che dall’uscita della Ferrata Ra Gusela va verso il Nuvolau, per un bambino che era caduto sui sassi, riportando un taglio sul ginocchio. Il giovane escursionista di 10 anni di Roma, che si trovava con il papà, è stato raggiunto dall’equipe sanitaria e dal tecnico di elisoccorso sbarcati in hovering nelle vicinanze e, dopo essere stato medicato, è stato recuperato con un verricello corto assieme al padre e trasportato all’ospedale di Belluno.
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