LONGARONE – L’innovazione racchiusa all’interno di un normale tubo potrebbe salvare molte vite: stiamo parlando della sonda al centro del progetto di ricerca RESYST che ha visto ieri il primo meeting in presenza post Covid.
“RESYST– Dispositivi di soccorso per le attività invernali” è un progetto co-finanziato dal Programma Interreg V-A Italia-Austria – CLLD DolomitiLive, che ha come capofila Dolomiticert e partner il Soccorso Alpino dell’Alpenverein Südtirol e la MICADO di Oberlienz, realtà specializzata nello sviluppo prodotto e nella costruzione di attrezzature.
Il progetto – il cui nome è un richiamo a REscue SYSTem, “sistema di salvataggio” – è nato proprio a sostegno dei soccorritori: ideare una sonda per effettuare velocemente un foro in caso di valanga e collaudare un sistema di ancoraggio più sicuro negli interventi su neve e ghiaccio.
Lo studio, infatti, parte dalla considerazione che i cambiamenti climatici hanno una grande influenza sulle condizioni dei terreni alpini e pongono nuove sfide per i frequentatori dell’alta montagna.
Il team di progetto, al tavolo di MICADO a Oberlienz, ha discusso i progressi fatti nel campo della sonda. Nel nuovo dispositivo ideato dai ricercatori sono state posizionate sia la videocamera che l’ARTVA: una volta implementato e testato questo sistema innovativo il tempo di intervento verrà dimezzato. Ricordiamoci che i soccorritori, in caso di incidenti, hanno la necessità di utilizzare attrezzature versatili e semplici, in grado di garantire interventi rapidi e che diano sicurezza, soprattutto in situazioni di stress. Ridurre i tempi risulta quindi di importanza cruciale.
Il team si riunirà settimanalmente per monitorare gli step di avanzamento dello studio: per ulteriori informazioni, non esitate a contattare l’Area Europrogettazione di Dolomiticert.