Ricognizione sul territorio a seguito dell’ultimo evento meteo, la Provincia chiama i sindaci

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BELLUNO – Dopo l’ultimo episodio di maltempo, la Provincia ha voluto capire quale fosse la situazione sul territorio. Soprattutto in montagna, dove sono caduti dai 30 ai 90 centimetri di neve fresca, che si sommano al già consistente manto bianco delle nevicate di inizio anno. 

Il consigliere delegato alla Protezione Civile e Difesa del Suolo Massimo Bortoluzzi ha contattato i sindaci del Comelico, dell’Alto Cadore e delle parti alte della provincia per capire se ci fossero particolari criticità. «Ho chiamato gli amministratori – spiega – per far sentire la vicinanza dell’ente Provincia e per portare le istanze del territorio agli enti preposti a livello regionale e centrale, in modo da fare da coordinamento e agire con maggiore efficenza. La situazione non è critica come quella di inizio anno. Le nevicate pur copiose non hanno creato problemi particolari, se non qualche rallentamento alla viabilità. Il problema vero è un altro: i Comuni stanno esaurendo, e in molti casi hanno già dato fondo, al budget previsto per i piani neve». 

«Di fatto, gli enti locali non hanno risorse a sufficienza per far fronte alle situazioni create dalle emergenze meteo. E una nevicate più o meno normale per la montagna, come quella di ieri, rischia di diventare un problema notevole – aggiunge il presidente Padrin -. È per questo che ci attiveremo a livello centrale per chiedere un’attenzione maggiore alle terre alte, come abbiamo già fatto nelle settimane scorse, e subito dopo l’emergenza meteo di inizio dicembre. I costi della montagna non sono equiparabili a quelli della pianura. Ed è indispensabile che questo messaggio arrivi forte e chiaro, perché altrimenti rischiamo di accelerare lo spopolamento solo per questioni normali in montagna, come può essere la neve».

Per quanto riguarda la conta dei danni del maltempo di venerdì e sabato, non risultano agli uffici provinciali segnalazioni particolari. «Dovremo attendere il disgelo per capire se le frane storiche, quelle di competenza della Provincia, si muoveranno – spiega il consigliere Bortoluzzi -. Stiamo già studiando il modo per garantire risorse aggiuntive alle Unioni Montane nel caso in cui nei prossimi mesi dovessero registrarsi danni relativi agli ultimi episodi meteo. La Provincia deve essere vicina al territorio in maniera concreta».

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