BELLUNO – «La situazione inerente al Covid19 è da considerarsi molto critica in provincia, soprattutto per quanto inerente le strutture ospedaliere e le case di riposo. Non posso professionalmente parlare, ma molte persone non se ne rendono conto e continuano a vivere lamentando l’impossibilità di muoversi e commentando negativamente le limitazioni e i divieti che Regione e Stato stanno imponendo!»
Queste sono le parole di un operatore sanitario che prosegue: «Se solo potessero vedere cosa sta accadendo dentro l’ospedale di Belluno, forse cambierebbero idea … forse parlerebbero meno e penserebbero di più! Io personalmente ho lavorato nei mesi del “lockdown” con molta tranquillità, nonostante il virus fosse a molti sconosciuto, ma da novembre sono seriamente preoccupata, perché siamo quasi al collasso come strutture e non è facile! Ci sono reparti in seria difficoltà!»
Una testimonianza che ci giunge proprio nel giorno in cui il Premier Conte ha varato il nuovo decreto (ndr, venerdi 18 dicembre).
L’Italia va in fascia rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi, in arancione negli altri. Rimangono in fascia gialla soltanto il 21, il 22 e il 23 dicembre ma con il divieto di uscire dalla propria Regione.
La novità è rappresentata dalla possibilità di andare nei giorni festivi a casa di parenti e amici, però con una limitazione: si può essere soltanto in due anche se si può essere accompagnati da minori di 14 anni. Il coprifuoco rimane fissato dalle 22 alle 5 (a Capodanno è dalle 22 alle 7).
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