
QUERO VAS – Sarà una giornata ricca di proposte quella che l’Unione Sette Ville e il Centro Culturale e Proloco di Quero offriranno, sabato 26 settembre, agli appassionati di montagna, arrampicata, natura e avventura. Schievenin (Quero Vas) e la sua valle, uno dei luoghi più interessanti dal punto di vista naturalistico e anche una delle falesie più apprezzate e conosciute del Veneto, faranno da scenario ad un interessante appuntamento dedicato all’arrampicata con la possibilità di provare a scalare anche per chi si avvicina per la prima volta a questa disciplina.
L’appuntamento è per le 9:30 all’area pic nic Bar-H di Schievenin per le iscrizioni alla prova con guida, poi per l’intera giornata si potrà sperimentare e approcciarsi all’arrampicata in un ambiente davvero straordinario, dal grande fascino un po’ “selvaggio”. Alla manifestazione in valle saranno presenti anche campioni dell’arrampicata sportiva come Silvia Cassol e Francesco Vettorata e icone dell’alpinismo dolomitico del calibro di Maurizio Giordani.
La giornata si chiuderà con la proiezione del cortometraggio “Donnafugata”, scritto e diretto da Manrico Dell’Agnola e girato sulla maestosa Torre Trieste nel gruppo della Civetta, che è entrato anche a far parte, nel 2019, delle 28 opere di alpinismo selezionate per la 67^ edizione del prestigioso e storico Trento Film Festival che si occupa, attraverso il cinema, di tematiche di montagna, esplorazione, alpinismo, cultura montana e ambiente.
La proiezione del cortometraggio, con le musiche dal vivo dell’autore Marco Crivellaro, e l’incontro con gli alpinisti protagonisti e il regista del film si terrà al Centro Culturale “Bice Lazzari” di Quero alle 20:30.
Donnafugata ha come protagonista la spettacolare Torre Trieste, una delle strutture rocciose più belle al mondo, la sua storia e la storia di una tra le più mitiche vie moderne aperte in Dolomiti, che dà il nome al film, rivissuta attraverso la difficile arrampicata in libera di Sara Avoscan e Omar Genuin.
Questo grido di pietra è raccontato dal fotografo-alpinista Manrico Dell’Agnola, che in veste di narratore, per parole ed immagini, ripercorre gli eventi salienti di novant’anni di storia della solare e strapiombante parete sud, una muraglia gialla che non può non impressionare chi, dalla Capanna Trieste, salga la Mussaia verso il Rifugio Vazzoler.
La narrazione saliente del film si concentra su Donnafugata, una via aperta con concezione moderna dal campione altoatesino Christoph Hainz nel 2004; una salita molto difficile, che se fatta in libera arriva fino all’8a, un 8a complicato, poco intuitivo e che si affronta dopo una serie di tiri, in parte friabili, molto impegnativi e su una parete alpina di 750 metri.
I giovani atleti, che sotto le telecamere percorrono la via, sono due fuoriclasse dell’arrampicata bellunese e non solo: Sara Avoscan e Omar Genuin, una coppia di Falcade, compagni di vita e non solo nelle scalate. Lei 8c, lui 8c+; due personaggi timidi e riservati, ma fortissimi e determinati sulle difficili vie dolomitiche; una delle poche cordate capaci di trasferire anche in montagna i livelli raggiunti in falesia o sulla plastica. Nel loro palmarès compaiono vie fra le più impegnative delle Dolomiti e per Sara anche notevolissimi risultati nelle gare di arrampicata sportiva.
Il film propone due giorni intensi di parete, dove la coppia si alterna al comando di una serie di tiri impressionanti, mentre Hainz esprime fuoricampo le sue considerazioni sulla via.
Un bivacco in parete e momenti di duro lavoro appesi sugli strapiombi, ma anche di grande umanità e bellezza, hanno accompagnato le riprese; niente drammi o sofferenze però, ma solamente gioia per la scalata e per l’ambiente stupendo che li circondava.
Donnafugata, un film prodotto da Karpos, è frutto di passione e sudore; un inno alla bellezza delle Dolomiti Bellunesi ed alla bravura e semplicità dei suoi protagonisti; una dolce dichiarazione d’amore scritta in una sequenza di immagini che tradiscono la natura di fotografo del regista. L’editing è opera di Ikona film, del noto regista Marco Recalchi, mentre le musiche, tutte originali, sono frutto della bravura del giovane compositore Marco Crivellaro, che per l’occasione ha scritto la colonna sonora seguendo passo per passo le immagini il tutto coordinato dalla maestria di Simone Castellan, regista del suono.
Alla proiezione saranno presenti il regista, Manrico Dell’Agnola e i protagonisti Sara Avoscan e Omar Genuin, mentre la colonna sonora del film verrà eseguita dal vivo dal musicista Marco Crivellaro.
Dopo il film sarà possibile dialogare con gli alpinisti.
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