Lettera aperta di Erika Dal Farra per il Gruppo PD.
Viste le notizie sulla stampa riguardanti il Nevegal, siamo molto preoccupati. Non stupisce la posizione della società “Alpe del Nevegal” in quanto più volte espressa nei mesi passati. Senza entrare invece nel merito delle dichiarazioni di Caner, la cosa più allarmante è che , a tutti i livelli, si guardi ancora al Nevegal come “problema” più che come “risorsa”. Un sistema che arranca di urgenza in urgenza piuttosto che viaggiare su una strada futura, consapevole del dove vuole andare e cosa voglia diventare. Eppure oggi esiste un disegno e si chiama agenda strategica “NevegalDomani”. Un quadro di azioni riconosciuto come elemento “di valore” da addetti ai lavori di certa rilevanza come il presidente del Consorzio Dolomiti Prealpi a cui molti operatori stanno aderendo o come i rappresentanti della DMO. Una strategia che oggi può rappresentare la carta vincente per dialogare con soggetti pubblici e privati interessati al colle anche alla luce del fatto che è stata costruita dagli attori che in Nevegal vivono e lavorano con la partecipazione della stessa amministrazione comunale così come della Società Alpe del Nevegal. Gli impianti devono essere letti come infrastruttura portante delle attività invernali ed estive , utili a dare risposte anche sociali (basti pensare alla scuola di sci ) non solo al bellunese ma a tutto il Veneto. Chi investe oggi in Nevegal deve avere la consapevolezza che non è “un benefattore” ma un compartecipe ad una impresa collettiva , pubblica e privata, che conosce il valore che il “sistema Nevegal” può avere e dare a Belluno , al territorio limitrofo, alla Valbelluna, alla provincia e al Veneto. Per fare tutto ciò serve un’operazione congiunta a partire dall’amministrazione che crediamo debba, con uno sforzo comune, formalizzare l’assunzione dell’agenda come linea d’indirizzo e come supporto per le trattative cui Belluno parteciperà come capofila istituzionale, insieme a Provincia e Regione; in tal senso proporremo una delibera consiliare che possa agevolare questa assunzione che, ripetiamo, deve essere condivisa da maggioranza e minoranza puntando, urgentemente, a dare a tutti la certezza che ci muoviamo con una prospettiva unitaria e certa.