BELLUNO – La 41esima Stagione di Prosa del Circolo si aprirà con uno spettacolo di Shakespeare di enorme attualità: si tratta di “Misura per Misura”, in scena sabato 24 novembre alle 20.45 e interpretato da Massimo Venturiello e altri 14 attori.
Il Teatro Stabile di Verona in collaborazione con il Teatro della Toscana e l’Estate Teatrale Veronese proporranno questa “tragicommedia” rivisitata dalla lettura del regista Paolo Valerio, che da tempo ha abituato il pubblico a opere di qualità elevatissima.
La trama vede Vincenzo, Duca di Vienna, che afferma di voler lasciare la città per svolgere una missione diplomatica e incarica Angelo, reputato da tutti un uomo austero e casto, di governare in sua vece. Claudio, un giovane gentiluomo, è fidanzato con Giulietta, che però rimane incinta prima del matrimonio. Il giovane deve comparire davanti ad Angelo, e pur provandosi disposto a sposare Giulietta, viene condannato a morte. Lucio, amico di Claudio, fa perciò visita alla sorella di quest’ultimo, Isabella, novizia in un convento, e le chiede di intercedere presso Angelo: Isabella ottiene di essere ricevuta da Angelo, e gli chiede la grazia per il fratello. Angelo accetta, ma ad una condizione: egli libererà Claudio se Isabella accetterà di avere un rapporto sessuale con lui. Isabella rifiuta, e decide di andare a visitare Claudio in prigione, consigliandogli di prepararsi alla morte.
Definita “commedia oscura” o “problem play” per cercare di identificare il genere che si sposta dalla commedia alla tragedia, certo è che è ambigua sin dalla definizione. Ambigua come il suo protagonista, quel “Duca stravagante dagli angoli oscuri” che lascia temporaneamente il potere al virtuoso Angelo per poi osservare e controllare dall’esterno lo spettacolo crudele, da lui stesso allestito, di un esercizio del potere torbido e corrotto e di una cupa e repressa sensualità.
Così come ambigui sono gli altri personaggi: tragicamente lo è Angelo, inflessibile nell’applicazione della legge ma ben presto artefice di un turpe ricatto sessuale. Così come Isabella, e Claudio, paralizzati dal terrore ma incapaci di distinguere tra la giustizia e la pietà, tra il peccato e la virtù. In quest’opera la macchinazione e il travestimento sono i semplici inganni del testo, per raccontare il Sacro e il Rozzo del teatro elisabettiano, che diventano quelli del mondo di oggi, continuamente confusi e sovrapposti. Ed in questo circolo vizioso, il tempo presente e il tempo passato, forse presenti nel tempo futuro, segnano un mondo immobile, destinato a perdersi o a salvarsi.
PER ACQUISTO BIGLIETTI: da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00 il giorno dello spettacolo: al botteghino del Teatro Comunale (Tel. 0437 940349) dalle 19.30 alle 20.30 on-line: dal sito www.circoloculturaestampabellunese.it Comunichiamo che online sono disponibili solo biglietti interi poiché non è possibile verificare se l’acquirente ha diritto alla riduzione. Ad ogni acquisto online verrà caricato 1 euro di supplemento.