FELTRE – Quasi 5 milioni di danni al patrimonio pubblico, oltre 3 milioni a quello privato. E’ la prima stima, estremamente provvisoria ancorché documentata, che l’amministrazione comunale di Feltre ha stilato a due settimane esatte dalla violentissima ondata di maltempo che ha messo in ginocchio l’intero territorio.
Il punto della situazione è emerso nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso i Magazzini Comunali di via Vignigole a cui hanno preso parte il sindaco Paolo Perenzin, l’assessore alla Gestione del Territorio Adis Zatta e la dirigente Enrica De Paulis. All’incontro, a cui erano stati invitati vari esponenti istituzionali, erano presenti anche i parlamentari Dario Bond e Roger De Menech.
“Non siamo certo qui per fare una classifica dei comuni più danneggiati, consci che alcuni territori della parte alta della provincia hanno riportato conseguenze ambientali e infrastrutturali ben più drammatiche delle nostre, ha sottolineato il sindaco di Feltre Perenzin, ma per dare la giusta rilevanza alle implicazioni di contesto comprensoriale che l’ondata di maltempo ha causato nella nostra area. Problemi di interruzioni alla viabilità o nella distribuzione dell’energia elettrica, di erogazione dell’acqua potabile, sospensione di servizi importanti come quelli scolastici o postale, hanno causato gravi conseguenze, e in parte lo stanno ancora facendo, a più livelli (economico, sociale, sanitario) non solo alla città, ma a tutto il suo comprensorio.
L’assessore Zatta ha tracciato una breve cronistoria degli interventi di prima emergenza messi in campo dalla macchina comunale, supportata da tutte le forze istituzionali e di volontariato in campo, lungo alcune direttrici primarie, tra cui la copertura, quanto meno provvisoria, delle abitazioni scoperchiate (una cinquantina quelle rimaste prive del tetto in questi giorni), la rimozione delle piante abbattute dal vento e la riapertura delle strade, la riattivazione – come già detto – dell’erogazione dell’energia elettrica e dell’acqua potabile.
La dirigente Enrica De Paulis ha quindi illustrato i risultati di una prima ricognizione dei danni causati dal maltempo sul territorio comunale. Ammontano a quasi 5 milioni di euro quello stimati al patrimonio pubblico comunale, di cui 1,5 milioni a carico degli edifici, oltre 1,2 milioni alla viabilità, 560 mila euro in conseguenza di frane e smottamenti, quasi 1,5 milioni per danni al verde urbano, senza conteggiare il danno ambientale e ornamentale che difficilmente potrà essere riparato.
Non va meglio per gli immobili privati dove la stima, che riguarda i tetti divelti (circa 50) e quelli danneggiati (oltre un centinaio) si aggira in maniera ancora provvisoria attorno ai 3,2 milioni di euro, ma pare inevitabilmente destinata a crescere. Tutto questo senza contare le conseguenze riportate dalle attività economiche, agricole e non della zona, che paiono comunque rilevantissime.
Dai due parlamentari bellunesi intervenuti all’incontro, Dario Bond e Roger De Menech, è arrivata la disponibilità ad adoperarsi per rendere quanto più possibile veloce e sostanziale, anche in occasione della prossima legge di bilancio, il sostegno da parte del governo nell’iter di risarcimento che dovrà vedere coinvolta anche la Regione Veneto e tutti i soggetti istituzionali del territorio. “Occorre fare presto e bene”, è stato detto da più parti, anche bypassando, ove necessario, alcune pratiche burocratiche consolidate: la “conta” dei danni è destinata purtroppo ad accrescersi ulteriormente nelle prossime settimane e l’inverno è oramai alle porte.