BELLUNO – Un’occasione davvero imperdibile quella offerta a Oltre le vette per venerdì 21 settembre: ospitare a Belluno una conferenza del famoso antropologo David Bellatalla, presente in Italia per alcune giornate prima del ritorno in Mongolia, dove risiede per lunghi periodi per le sue attività di ricerca e filantropiche. Anche se fuori dal periodo ufficiale della rassegna – quest’anno dal 5 al 14 ottobre – grazie alla collaborazione dello sponsor Montura, arriverà dunque a Belluno questo studioso già protagonista di tanti eventi di livello nazionale con una delle sue memorabili conferenze.
Nato a La Spezia nel 1962, studioso e ricercatore universitario, Bellatalla ha insegnato antropologia audio-visuale e antropologia culturale alla Mongolian National University di Ulan Bator (Mongolia) e alla UWA University in Perth (Australia Occidentale). Tra il 1987 e il 1988 svolge ricerche nelle regioni Himalayane (Nepal, Ladakh e Tibet occidentale) e tra il 1989 e il 1991 è nell’America del Sud per ricerche etnografiche e antropologiche sulle popolazioni andine (Cile, Argentina, Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia e Venezuela). Con Dino De Toffol, Paolo Fiorini e Daniele Sigismondi compie la spedizione “Ande 89 – la prima traversata integrale della Cordigliera”; per un totale di oltre 4.500 km percorsi a piedi in oltre 14 mesi di viaggio. Nel 1992 parte per la spedizione “Iter Rossicum” lungo le antiche vie carovaniere dell’Asia, che per quasi due anni, lo portano assieme all’amico De Toffol da Venezia fino a Pechino sulle tracce dei grandi viaggiatori dell’Età di Mezzo.
Dal 1994 inizia un costante lavoro di ricerca in Mongolia con le popolazioni nomadi incentrando la propria ricerca sui diversi aspetti del nomadismo e dello sciamanesimo. È il primo ricercatore occidentale ad aver svolto uno studio antropologico sulla comunità degli Aghin-Buriati nella regione del Dornod, della Mongolia orientale.
Nel 1996 diviene membro dello IAMS Centro Studi e Ricerche dell’Accademia delle Scienze della Mongolia.
Dal 2001 è membro della giuria del Premio Chatwin.
Nel 2002 è coordinatore e moderatore della sezione “Etnografia & Antropologia” per il Simposio Mondiale di Studi Accademici sulla Mongolia tenutosi tra il 5 e 11 agosto dello stesso anno.
Nel corso della sua carriera realizzato diversi documentari con il cineoperatore Dino De Toffol tra i quali: Lusajiu: un popolo della Sierra Nevada di Santa Marta – (Colombia); Sciamanesimo e sacro tra i Buriati della Mongolia; Tsaatan: Gli uomini renna della taiga (Mongolia); Ulaanbataar: i bambini del sottosuolo – (Mongolia).
Inoltre ha pubblicato numerosi articoli per riviste scientifiche e diversi libri tra i quali: Sciamanesimo e sacro tra I Buriati della Mongolia; Tsaatan: gli uomini renna della Mongolia; Trekking nella Cordigliera – un anno a piedi attraverso le Ande; Dreams and Oracles; Audiovisual Anthropology; A theory of investigation for research in Shamanism and Spirituality; In viaggio con le nuvole, Eugenio Ghersi; un marinaio ligure in Tibet e Sull’altipiano dell’Io sottile.
Dal 1990 le sue immagini fotografiche sono state esposte in diverse città europee e australiane, tra le altre: Magia delle Ande; Sensazioni andine; Popoli degli Dei; La via della seta; Gli uomini renna della Mongolia; Lusajiu – Un popolo della Sierra Nevada di Santa Marta.
Dal 2006 ha aperto stabilmente il centro accoglienza per i Bambini di Strada (La Casa della Speranza) nel distretto di Chingeltei ad Ulan Bator, Mongolia.
Nel 2013 riceve la medaglia d’Oro dal Governo della Mongolia e dalla Croce Rossa per le sue attività umanitarie in Mongolia.
Nel luglio del 2016 riceve il Premio “Paul Harris Fellow” dal Rotary International per le sue iniziative umanitarie, soprattutto per quelle a favore dei bambini di strada di Ulan Bator.
Dal 2001 è membro della giuria del Premio Chatwin.
Nel 2018 gli è stato assegnato a La Spezia il Premio Montale al viaggio.
A Belluno David Bellatalla presenterà una serata dal titolo “Eugenio Ghersi: sull’Altopiano dell’io sottile”, un racconto per immagini sulle tracce della spedizione scientifica italiana del 1933 in cui il grande orientalista Giuseppe Tucci e Eugenio Ghersi visitarono inesplorate regioni del Tibet Occidentale. Da questo viaggio Ghersi ricavò un diario, ora pubblicato dalle edizioni Montura editing, con un centinaio di foto inedite scattate dallo stesso Ghersi e con il commento e l’analisi di David Bellatalla su una parte del Tibet gravemente colpita durante l’invasione militare cinese del 1951 e 1959. Alle pagine del diario segue il commento critico e la comparazione con il testo ufficiale “Cronaca della spedizione scientifica nel Tibet occidentale” pubblicato nel 1934 dalla Reale Accademia d’Italia. Il diario svela retroscena, illustra dettagliatamente i momenti salienti della spedizione italiana, riporta curiosità e aneddoti di quelle memorabili giornate vissute dai due esploratori italiani, contribuendo a fornire importanti informazioni sulla missione italiana del 1933 nel Tibet occidentale.
L’introduzione al volume è stata curata da dott.Oscar Nalesini, responsabile dell’Archivio IsIAO nonché del Museo d’Arte Orientale di Roma.
L’ingresso alla serata è libero: i proventi della vendita del volume edito da Montura Eugenio Ghersi, sull’altopiano dell’io sottile andranno al progetto di David Bellatalla per i bambini di strada di Ulan Bator (Mongolia).