“Il declino cognitivo lieve” ai Giovedì della Salute

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BELLUNO – Giovedì 7 giugno alle ore 18,00 nella sala riunioni dell’ospedale di Belluno, il dott. Gianfranco Conati, Direttore dell’U.O. di Geriatria dell’ospedale di Belluno, tratterà il tema del declino cognitivo lieve.

Interverranno anche le Psicologhe Enrica Calvi e Sara Peterle, Volontarie della Associazione Vite Senza Dolore.

Con “disturbo neurocognitivo”, più comunemente noto come “demenza”, si intende un deterioramento delle capacità intellettive, della memoria e dell’apprendimento, spesso associato anche ad alterazioni del comportamento, che impedisce a chi ne soffre di svolgere le più comuni attività quotidiane, mantenere normali relazioni interpersonali produttive, comunicare e condurre una vita autonoma.

Esistono diverse forme di disturbo neurocognitivo, analoghe per manifestazioni, ma indotte da meccanismi differenti. Tutte le forme di demenza sono legate alla presenza di un danno cerebrale che può instaurarsi in modo acuto (come nel caso dell’ictus) oppure accumularsi gradualmente nell’arco di decenni e iniziare a rendersi evidente quando viene superata una certa “soglia”, oltre la quale le parti del cervello ancora sane non sono più in grado di compensare le funzioni cognitive venute meno a causa delle lesioni.

Con l’avanzare dell’età, iniziare a fare un po’ di fatica nel ricordare impegni e appuntamenti, è un fenomeno del tutto normale e che non deve preoccupare. Tuttavia, quando le difficoltà di memoria iniziano a creare problemi nella vita quotidiana, impedendo di eseguire serenamente le attività abituali, è bene consultare il medico.

Potrebbe trattarsi di disturbo neurocognitivo lieve (noto anche come “declino cognitivo lieve”): un forma di deficit della memoria e dell’apprendimento di per sé non particolarmente grave, ma che merita una valutazione e un trattamento precoci perché può aumentare le probabilità di sviluppare malattia di Alzheimer negli anni successivi.

L’incontro è aperto alla cittadinanza.

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