BELLUNO – Salirà a 80 il numero delle telecamere di videosorveglianza in città: la Regione Veneto ha infatti comunicato il contributo per l’implementazione del sistema di sorveglianza del Comune di Belluno. A fronte di un progetto da 65mila euro, il contributo regionale sarà di 37.300 euro; il resto sarà a carico del Comune, importo già finanziato.
Le novità 2018 riguardano l’installazione e lo spostamento di nove telecamere, che aggiunte alle 71 già esistenti porteranno il conto finale a 80: «In questo modo, vigileremo su tutti gli ingressi alla città. – spiega il comandante della Polizia Locale, Gustavo Dalla Ca’ – Le novità sono molte: innanzitutto, il completamento della sorveglianza alla rotatoria La Cerva, sia verso Col di Lana che verso Viale Fantuzzi e Viale Europa; poi, il collegamento della piazza di Castion con la centrale operativa e l’intervento alla rotatorie di Col Cavalier e del ponte bailey, con dei leggitarga su tutte le carreggiate. Fondamentale sarà poi il collegamento dell’intero sistema di videosorveglianza con la centrale operativa della Polizia Stradale».
La centrale della Polstrada potrà così vedere in diretta le immagini delle telecamere, andando ad aggiungersi in questo a quella dei Carabinieri e della Questura; inoltre, sotto gli occhi della videosorveglianza finiranno anche Piazza Castello e gli spazi esterni delle scuole medie Ricci.
I lavori saranno ultimati entro fine settembre 2018.
Una città che in questi anni ha visto moltiplicarsi i punti di videosorveglianza, con ottimi risultati sul fronte della sicurezza: «Siamo ai vertici nazionali e i dati del settore sono per il secondo anno consecutivo in calo, grazie al lavoro delle forze dell’ordine e all’aiuto delle telecamere. – commenta il sindaco, Jacopo Massaro – Non possiamo però sederci sugli allori: per questo continuiamo a investire, portando a pieno regime il sistema delle telecamere e collegandolo anche alla Polstrada».
Il prossimo intervento in tema di sicurezza sarà anche un aiuto alle associazioni del territorio: «Le nuove norme sull’antiterrorismo richiedono nuove incombenze, come i blocchi ai varchi. – spiega Massaro – Per questo, stiamo lavorando alla partecipazione di nuovi bandi per il posizionamento di piloncini a scomparsa nelle zone che tradizionalmente ospitano eventi, così da alleggerire da questo lavoro le associazioni organizzatrici».