
BELLUNO – Con il 63,15%, Jacopo Massaro si conferma alla guida del Comune di Belluno. Vittoria in 33 seggi su 34, come al primo turno, in alcuni casi doppiando i voti dell’avversario; un ballottaggio segnato anche dalla scarsa affluenza, appena il 41,17%, e da questo dato bisognerà ripartire: «Il risultato è stato sicuramente straordinario. – commenta Massaro – Siamo ovviamente soddisfattissimi: l’affluenza è stata bassa ed è un dato da analizzare. Questa volta è stato anche “drogato” dal fatto che non è pensabile mandare alle urne gli italiani l’11 e il 25 giugno: è poco rispettoso per le famiglie, chiunque abbia figli piccoli sa che giugno è il mese delle ferie. È però evidente che c’è una grande necessità di riabituare i cittadini all’importanza delle scelte: la delusione che gli italiani hanno vissuto per tanti anni ha disabituato tutti noi all’esercizio dei diritti civili più importanti, come quello del voto»
Il voto del ballottaggio ha premiato ancora una volta il progetto civico di Massaro, inaugurato cinque anni fa: «Progetto civico non vuol dire un progetto in contrapposizione con i partiti; – spiega il rieletto sindaco – è un progetto che cerca di riallacciare i fili fra chi deve governare e i cittadini . Noi stiamo cercando di portare la gente “normale” a governare la città, di aprire il governo alla popolazione. Belluno è un laboratorio politico e credo che meriti attenzione.»
Poche ore per festeggiare, e poi di nuovo a Palazzo Rosso per continuare il lavoro: «Il ruolo e il dovere del Sindaco è rappresentare tutti i cittadini, anche quelli che non hanno votato per noi e quelli che non sono andati a votare. – anticipa Massaro – Ripartiremo con il completamento di alcune importantissime iniziative e con l’avvio di nuovi progetti, ma soprattutto prenderemo in considerazione le osservazioni di tutti quelli che non hanno votato per noi: io non credo che chi non ci ha votati o non sia andato votare sia stupido o irrispettoso, credo che ci stia mandando un messaggio e noi siamo qui per ascoltarlo.»
Infine, un’ultima annotazione sugli attacchi pesanti e diffamanti che hanno segnato le due settimane che hanno diviso il primo turno dal ballottaggio: «Ci sono stati degli attacchi che non mi aspettavo: attacchi personali, attacchi familiari; è stata una cosa molto spiacevole. -commenta amaro Massaro – Chi ci ha tutelati da queste scorrettezze sono stati i cittadini bellunesi, che non hanno accettato questo modo di fare ed hanno espresso il loro sdegno con il voto: questa è una grandissima lezione che ci fa sperare in un futuro veramente roseo. Io non sono nato a Belluno, sono arrivato qui quando avevo 10 anni, ma i bellunesi credo di conoscerli bene: sono persone silenziose, laboriose, molto rispettose delle regole e che non accettano mai la scorrettezza, e anche in questo caso lo hanno dimostrato, e per questo li ringrazio.»
Commenta per primo