Nuova Provincia Belluno, Piccoli: “Fuori le logiche di partito, subito programmazione”

BELLUNO – “Gli amministratori che guideranno il nuovo corso della Provincia di Belluno dovranno lasciare le logiche di partito fuori dalla porta, ragionare seriamente sul tema delle infrastrutture e collaborare con tutti gli altri enti, evitando sovrapposizioni e confusione. Si riparta da una programmazione seria e coraggiosa, individuando le vere priorità del territorio, e da un reale spirito di squadra. Il nemico numero uno da contrastare è lo spopolamento”.

A dirlo, alla vigilia delle nomina dei nuovi vertici della Provincia di Belluno, è il senatore Giovanni Piccoli, che suggerisce in questo modo una sua personale tabella di marcia.

“Ogni ragionamento sul futuro della Provincia non può prescindere da una semplice constatazione: la riforma Delrio si è  rivelata un fallimento e compito degli amministratori è cercare di limitarne i danni lavorando davvero insieme e fuori dai partiti. Purtroppo in questi anni, l’atteggiamento filo – governativo di tanti amministratori provinciali è stato deleterio per le rivendicazioni del territorio: basti solo pensare che alla vigilia del referendum costituzionale in molti avevano preannunciato il loro sì a una riforma che sanciva la fine dell’ente e la nascita delle non meglio precisate aree vaste, salvo poi – a referendum fallito- chiedere rocambolescamente il ritorno alla elettivita’. Uno spettacolo davvero triste”.

“I nuovi amministratori dovranno subito trovare la quadra con il territorio – comuni, imprese, cittadini – per programmare gli interventi infrastrutturali più urgenti anche approfittando dell’occasione rappresentata dai mondiali del 2021. La nuova programmazione dovrà essere fatta includendo e non escludendo e, se necessario, rivedendo le scelte fatte in passato. Una volta individuate le priorità si dovrà  andare insieme da chi di competenza, Governo o Regione poco importa, e rivendicare con determinazione il giusto senza guardare al colore delle casacche a Venezia o Roma. Si cominci a fare una battaglia del territorio per il territorio. In questo, dobbiamo davvero imparare da trentini e bolzanini”, sottolinea Piccoli.

“Per quanto riguarda l’aspetto più tecnico e operativo, si istituisca un confronto serio tra la nuova Provincia e gli altri enti locali, governati anch’essi prevalentemente dai sindaci, come il Consorzio dei Comuni Bim e le Unioni montane: in tempi di scarsità di risorse, è necessario perseguire delle sinergie”.

“Mi auguro quindi che la nuova squadra sappia imparare dalle difficoltà incontrate nei due anni passati e studiare una nuova azione amministrativa contro quella che a tutti gli effetti è l’emergenza delle emergenze, ovvero lo spopolamento delle terre alte, il più drammatico della montagna Italiana e che ormai coinvolge tutto il territorio provinciale, anche quelle zone che presentano diverse opportunità di lavoro, come l’Agordino. Da questo dato deve partire ogni nostro sforzo”, conclude Piccoli.

Commenta per primo

Lascia un tuo commento all'articolo ...

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.