BELLUNO – Cinquanta settimane e tre giorni alla NYCM e siamo fermi, sia io che Ezio. Lui per uno strappo alla gamba ed io per aver fatto lo splendido lunedì sera viaggiando, freddo, al freddo, a velocità non mie.
Bene caro Ezio, dobbiamo essere… resilienti.
Resilienza: capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Ci siamo rotti? No, acciaccati si, doloranti e zoppicanti anche ma rotti no. In psicologia la Resilienza è la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. Eccoci qui, in meno di un mese siamo passati da sentirci dei runner ad essere una definizione di Wikipedia. Cerchiamo allora di attenerci alla definizione.
Io però ancora non ti ho detto cosa mi sono fatto. Ieri pomeriggio, dopo una giornata senza particolari eventi passata indossando gli scarponi da montagna perché non si sa mai, metti dovessero chiamare per un intervento siamo pronti, ad un certo punto mi alzo dalla sedia ed inizio a sentire sotto il piede, più esattamente nella parte anteriore esterna del tallone destro, un fastidio. Il fastidio diventa presto dolore e mi costringe a camminare sulla punta. Da Mennea a Carla Fracci… le mutazioni di un improbabile runner. Potrei scrivere un saggio. Insomma ho questo dolore, come se ci fosse un bozzo nella scarpa tanto che ho anche provato a guardare se fosse colpa della suola ma nulla. Il dolore è aumentato fino a sera e fino a diventare fastidioso anche con il solo peso del piumone una volta a letto.
Poi mi pare leggermente meglio, non questa mattina ma nel pomeriggio. Speriamo. Intanto mi impongo riposo, addio alla corsa di questa sera con gli amici di R&FOT.
Domenica dovrei fare la mezza di Verona e mi spiacerebbe saltarla, ma la colpa sarebbe solo mia.