
BELLUNO – “La lettera-denuncia del Siulp di Belluno fotografa una situazione impietosa, parlando espressamente di “deriva di sicurezza”. Sono parole gravi che il Governo non può ignorare come non può girarsi dall’altra parte di fronte all’escalation di crimini registrato anche nel Bellunese, culminato con i furti in Alpago e con l’assalto a una banca nel Feltrino, senza contare l’assalto al portavalori di martedì sera avvenuto sull’asse Venezia-Belluno”.
A dirlo è il senatore Giovanni Piccoli che in queste ore come tanti colleghi e Istituzioni ha ricevuto una lettera-appello del Siulp di Belluno che spiega nel dettaglio le criticità del sistema sicurezza nel territorio bellunese e, più in generale, nelle aree più periferiche.
“Il Siulp fa bene anche a sottolineare che da sole le telecamere non bastano”, prosegue Piccoli che, da parte sua, lancia un messaggio agli amministratori locali: “Penso sia sbagliato ridurre il tema alla presenza o meno di telecamere sul territorio: certo sono strumenti di aiuto, ma la prevenzione si fa solo rafforzando la presenza di agenti. Gli stessi sindaci dovrebbero pretendere con maggiore forza più uomini e mezzi di polizia e carabinieri. Serve, su questo punto, lanciare un messaggio forte e chiaro al Governo anche attraverso la Prefettura”.
“La sicurezza dei territori più periferici, da sempre considerati più tranquilli delle zone metropolitane, è sempre più a rischio. Per questo è miope non “coprire” queste aree e lasciarle a loro stesse. Lo abbiamo visto anche con il fenomeno dei foreign fighters partiti da Belluno dopo essere stati indottrinati qui tra le nostre valli. Non possiamo permetterci il lusso di abbassare la guardia”.
Egregio, stimato, pregiatissimo, non so più quali appellativi aggiungere, sig. Senatore Giovanni Piccoli, la persona che le sta scrivendo è un semplice cittadino della Provincia di Treviso, affezionato alle Forze di Polizia Statali e Locali, e, proprio per i motivi che lei all’inizio del presente articolo ha evidenziato, a volte quando sento parlare di certi argomenti da parte di: Deputati e Senatori, Presidenti di Regioni e di Provincie, Sindaci, di ogni ordine e grado o di colore politico, visto che per il momento non mi interesso di Politica e non ho a portata di mano alcuna tessera, mi viene l’assoluto mal di pancia. E’ vero che Lei giustamente cita alcune zone del Bellunese ma le garantisco che questo gravissimo problema, del quale trovo strano che lei non si ricordi, ormai si protrae da una vita e che riguarda: furti, rapine, assalti, violenze, stupri, etc, problema che da anni coinvolge ogni parte d’Italia e di concerto anche la sua Provincia. Mi preme altresì farle presente che la sicurezza non deve avere alcun colore politico di destra o di sinistra o di centro, soprattutto quando ci si espone come nel suo caso verso la cittadinanza, ( è vero che in questo caso lei si è rivolto a tutti i Sindaci), la sicurezza deve essere un sacrosanto diritto a garanzia del cittadino. Le faccio inoltre presente Senatore Piccoli sono diversi anni che le Forze di Polizia lamentano carenza di organico ed altro per operare in sicurezza e al fine di garantire l’incolumità alle persone e alle cose, sono anni che voi dite sempre le stesse cose, sono anni che marginalmente avete risolto i problemi della delinquenza. Ma, mi permetta una domanda Senatore: “voi politici che cosa avete fatto in questi anni per tenere sotto controllo l’andamento della vita nel nostro amato paese dal punto di vista della sicurezza quando sono decenni che nel nostro paese imperversa la corruzione, la mafia, la camorra, l’evasione, tanto da intaccare sia il mondo pubblico che privato”? Ancor di più, che cosa avete fatto sempre voi politici dal punto di vista della sicurezza pur sapendo che dopo l’apertura delle frontiere il nostro amato paese sarebbe stato visitato da milioni di turisti provenienti anche dell’Europa dell’Est, oltre che i turisti tradizionali, dove mi sembra di capire che lo scopo dei primi è sempre stato quello di venire qui per portare lavoro, sicurezza, pace, serenità, cristianità, ed altro; virtù che vanno ad aggiungersi agli usi e costumi di noi italiani. Eccome Senatore vi siete dati da fare, con la scusa che non vi devono essere paletti tra le nazioni e bisognava confermare quello che io umilmente le ho fatto presente in termini turistici, laddove secondo la mia modesta opinione sarebbe stato utile regolamentare appunto il turismo di massa, vi siete dati da fare per avere una moneta unica, una sola lingua straniera, una sola cultura, vari scambi commerciali, ed altro. Mi permetta, Senatore, anch’io sono un Europeista e pertanto sono favorevole ad una Europa unita ma credo con idee diverse dalla sua. Quindi per concludere, non riesco a comprendere la sua giusta e puntuale lamentela invece essere soddisfatto che i suoi paesi di montagna sono visitati da diversi turisti, stanziali o non, persone di passaggio sia di giorno che di notte, i cosidetti pendolari, ai quali probabilmente piacerà soggiornare in quei incantevoli luoghi per visitare chiese, palazzi, laghi, fiumi, paesaggi, attività, magari anche le case dei privati visto che possono prenotare nei B & B, del territorio del Cadore, e perché no, la presenza delle telecamere poste lungo le arterie principali dei bellissimi paesi di montagna, potrebbero venire scaricate dei suoi dati e magari una volta sviluppate le foto invitare nuovamente i turisti a frequentare il Cadore come accade anche nella mia Provincia dove siamo strapieni di questi turisti che portano benessere e guadagni per i nostri paesi.
Sig. Senatore, mi permetto di donarle un semplice consiglio: si dia da fare per attivare il Controllo del Vicinato semmai non l’avesse già fatto, un servizio qualificato che andrebbe a supporto delle Forze di Polizia che secondo la mia modesta opinione sono troppo brave di sopportare la Politica.
La ringrazio e con osservanza la saluto cordialmente.
Antonio della Provincia di Treviso.