
BELLUNO – “E’ incredibile e inaccettabile che si provi ancora a speculare e sfruttare le acque del bellunese!” tuona il deputato Federico D’Incà.
Il parlamentare del Movimento 5 Stelle si riferisce al Rio Castello-Andraz, nel Comune di Livinallongo: uno dei pochi torrenti rimasti pressoché inalterati in provincia di Belluno e come tale tutelato dalla Direttiva Europea sulle Acque e dalla Legge italiana che ne vietano il deterioramento. Nonostante questo la Commissione VIA ha dato parere favorevole alla realizzazione di un secondo impianto idroelettrico “e ciò è stato reso possibile dall’errata classificazione fatta da Regione Veneto e Arpav che non hanno mai voluto riconoscere la straordinaria e dimostrata qualità del fiume” spiega D’Incà, che invita tutta la popolazione a partecipare all’incontro.
Giovedì 25 agosto alle ore 20:30 presso la Sala Taulac a Livinallongo la WWF AO Terre del Piave Belluno e Treviso, il Comitato Bellunese Acqua Bene Comune, il Bacino Di Pesca N. 5 e Italia Nostra Sez. Belluno organizzano su questo tema un incontro pubblico. Si parlerà dello sfruttamento idroelettrico indiscriminato di tutti i corsi d’acqua incentivato dal Governo, in particolare del Rio Castello-Andraz, e della mancanza di tutela da parte della normativa regionale.
“Questi signori che pensano solo al profitto devono mettersi in testa che la nostra terra è Patrimonio dell’umanità e che non staremo certo a guardare le loro malefatte. Il territorio e la natura, bene più prezioso che abbiamo, non è in eredità dai nostri genitori ma in prestito dai nostri figli” dichiara il deputato bellunese e conclude: “Il MoVimento 5 Stelle c’è, presente come sempre in prima linea al fianco dei cittadini per difendere il territorio.”
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