CORTINA D’AMPEZZO – Si gareggerà su un tracciato alternativo rispetto ai due originari la 39esima edizione della Dobbiaco-Cortina, la granfondo che dal 1977 unisce Ampezzo e Pusteria. Si tratta di una scelta obbligata in quanto la scarsità di neve dell’inverno 2015-2016 non ha lasciato soluzioni diverse. E anche la perturbazione di queste ore è troppo debole per poter pensare di correre sui percorsi che hanno scritto la storia della manifestazione.
Per entrambe le giornate di gara, sabato 13 e domenica 14 febbraio, si gareggerà su un percorso di 32 chilometri, con partenza da Braies, passaggio per Dobbiaco, transito lungo la Val di Landro fino all’altezza del cimitero di guerra di Sorgenti, ritorno a Dobbiaco e approdo finale alla Nordic Arena.
Il sabato si gareggerà in tecnica classica e l’evento sarà valido per il circuito Visma Ski Classics – The long distance ski championship, manifestazione che comprende le più importanti granfondo europee. La partenza per le Elite donne è fissata per le 9.30, per tutti gli altri alle 10.
Domenica i concorrenti si misureranno in tecnica libera e la partenza per tutti avverrà alle 10.
«Abbiamo cercato di offrire, fino all’ultimo, il tracciato originario– spiegano Marco Ghedina ed Herbert Santer, presidente e vice del comitato organizzatore – Le condizioni meteo di questo inverno così difficile non ce lo hanno permesso. Siamo comunque contenti di poter offrire un’alternativa e che, dunque, la Dobbiaco Cortina si possa disputare. Aspettiamo i concorrenti per sabato e domenica, augurando loro il massimo. Fino ad ora abbiamo ricevuto l‘adesione di oltre 1500 atleti, molti provenienti dall’estero, in particolare dalla Scandinavia. Rimane inteso che, se nelle prossime ore dovesse verificarsi una nevicata importante, ci metteremo all’opera per allungare il tracciato lungo la Val di Landro e verso Cimabanche».
A proposito di concorrenti, è da sottolineare come si sia deciso di prolungare di due giorni la possibilità di iscriversi: le iscrizioni si chiuderanno nella giornata di mercoledì, 10 febbraio, alle ore 18.