BELLUNO – L’assemblea generale del Consorzio dei Comuni Bim Piave Belluno ha approvato il bilancio di previsione 2016/2018. Per quanto riguarda quest’anno, il bilancio complessivo ammonta a 14 milioni e 706mila euro: di questi circa 8 milioni ricadranno direttamente sul territorio distribuiti nei campi del sociale, cultura, istruzione, promozione territoriale, servizi informatici, sviluppo economico, servizi e supporto agli enti locali. Il presidente del Consorzio Umberto Soccal ha quindi illustrato le varie voci di spesa e entrata ai sindaci e ai loro delegati, che hanno apprezzato il buon lavoro svolto, approvando il bilancio all’unanimità.
Tra le novità più significative per l’anno 2016 si registrano aumenti importanti per alcuni settori. Per quanto riguarda il campo sociale, raddoppiato il fondo di sostegno alle spese sociali a carico dei comuni, tra cui il sostengo ai minori e ai disabili, con 200mila euro. Confermati 330mila euro a favore delle scuole paritarie e agli asili nido per sostegno dei servizi alle famiglie. Confermato anche il fondo per il sostegno alle famiglie in difficoltà per le bollette idriche per con 20mila euro: uno strumento che è un “fondo di solidarietà” molto apprezzato dai vari sindaci ma ancora poco conosciuto. Aumenta in maniera importante anche la voce per i servizi informatici territoriali a favore dei comuni con 300mila euro che saranno destinati anche al potenziamento delle connessioni. Cifra importante anche a sostegno del lavoro con 650mila euro, che riguardano progetti di inserimento lavorativo di persone disoccupate realizzati dai comuni, in collaborazione con la Provincia di Belluno e con il contributo della Fondazione Cariverona. Altro capitolo sostanzioso è quello relativo al fondo di investimenti per il territorio con 530mila euro. In queste risorse troverà posto l’implementazione del progetto di videosorveglianza in collaborazione con Questura e Prefettura. L’investimento riguarda un sistema all’avanguardia che è in grado di leggere e identificare in tempo reale le targhe degli autoveicoli e una centrale unica di controllo, già in corso di attivazione nella vallata Belluno, Alpago e Feltrino. E’ auspicata quindi l’estensione anche ad altre zone della provincia.
Rimangono infine a disposizione alcuni fondi che saranno usati secondo le esigenze che emergeranno ascoltando gli amministratori di ogni vallata della provincia. Le prime indicazioni comunque indicano come priorità l’ulteriore ampliamento degli interventi nel settore sociale.
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