CHIES D’ALPAGO – Da sabato scorso, 19 dicembre, Chies d’Alpago è un comune cardioprotetto. Nelle piazze di Chies, San Martino e Lamosano e negli spogliatoi del campo sportivo di Chies, infatti, sono stati installati quattro defibrillatori semi automatici, apparecchiature fondamentali per effettuare le prime manovre di rianimazione cardiopolmonare e, dunque, per salvare una vita.
«In caso di arresto cardiaco, se la popolazione di Chies dovesse attendere l’arrivo di un’ ambulanza da Belluno, questa arriverebbe dopo oltre mezz’ora e per la persona colta da malore non ci sarebbe niente da fare. Con la presenza e l’utilizzo di un defibrillatore, invece, una vita può essere salvata. Ecco perché, anche grazie all’importante aiuto di aziende private, abbiamo fatto questo investimento – ha spiegato durante la conferenza di presentazione alla cittadinanza, il sindaco del comune alpagoto, Gianluca Dal Borgo -. A Chies abbiamo lavorato negli ultimi mesi per una cultura sanitaria diffusa: e la risposta è stata buona, dato che oltre cinquanta persone si sono abilitate all’uso del defibrillatore. Credo che debba concretizzarsi sempre di più la nuova idea di ospedale territoriale per quella che è l’emergenza delle emergenze, vale a dire l’arresto cardiaco (un morto ogni mille abitanti in un anno in Italia ndr). Dato che l’ottanta per cento degli arresti è dato da un disturbo elettrico, la fibrillazione dei ventricoli, l’unica terapia possibile è appunto la defibrillazione con una macchina salva vita, il defibrillatore».
Con il progetto che si è concretizzato lo scorso 19 dicembre, Chies d’Alpago diventa il primo comune cardioprotetto della provincia di Belluno. «Da amministratore di un comune di montagna l’auspicio è che anche altre amministrazioni facciano un investimento simile al nostro – ha affermato ancora Dal Borgo -. E’ un investimento può salvare vite umane e che rende più agevole e sicuro l’abitare in territori disagiati».
All’incontro di presentazione dei defibrillatori del 19 dicembre sono intervenuti anche Pietro Paolo Faronato, direttore generale Ulss 1 Belluno, Giovanni Cipollotti, primario Suem 118, Mauro Fantinel, cardiologo, Ernesto Grillo, di Cardiac science, l’azienda che ha fornito i defibrillatori.
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