
Sabato 24 ottobre la presentazione delle attività in piazza dei Martiri

BELLUNO – Lunedì 26 ottobre inizierà il 25esimo Corso di formazione per volontari ospedalieri dell’Avo. In 8 lezioni sarà spiegata l’attività del volontario all’interno delle strutture sanitarie, oltre a tematiche di ordine generale. Saranno presenti i cappellani ospedalieri don Ivano Brambilla e don Alessio Strappazzon, la psicologa Chiara Sgorlon, il vicedirettore del Csv di Belluno Angelo Paganin, il neurologo Manrico Gentile accompagnato da un’infermiera. Le lezioni si svolgeranno tutte nella sala riunioni dell’ospedale San Martino dalle ore 17.30 alle 19. La prima lezione sarà tenuta dalla presidente regionale AVO Katia Manea, alla presenza anche delle autorità locali. Il corso è rivolto a persone di buon cuore e di buona volontà che vogliano dedicare del tempo all’aiuto del prossimo bisognoso. Gli aspiranti volontari sono invitati a seguire almeno 6 delle 8 lezioni previste, per sostenere poi un colloquio con una commissione di valutazione, della quale fa parte anche uno psicologo. Successivamente inizierà il tirocinio nei reparti, con l’assistenza di un tutor, per la durata circa di 5 mesi. Ad ogni volontario attivo è richiesto un servizio settimanale di 3 ore. Il corso viene obbligatoriamente seguito anche dai volontari già attivi, che in questo modo aggiornano e completano la loro conoscenza e la loro preparazione. I volontari in servizio indossano un camice bianco con risvolti azzurri e portano un badge di riconoscimento. Sono coperti da un’assicurazione, come il personale in servizio in ospedale e in casa di riposo.
Queste attività mirano, naturalmente, a coinvolgere nuove persone in questa meritoria azione di volontariato, gettando così le reti e sperando che l’adesione sia importante.
Inoltre, per la settima volta l’AVO italiana presenterà la propria attività nella giornata di sabato 24 ottobre in tutte le piazze delle città con sezione AVO, per la Giornata Nazionale. Al mattino tra le 9 e le 12 sotto un gazebo in Piazza dei Martiri i volontari bellunesi incontreranno la popolazione fornendo informazioni sull’associazione e distribuendo simpatici gadget.
APPROFONDIMENTO – L’Associazione Volontari Ospedalieri (AVO) nasce a Milano nel 1975 e celebra quest’anno, a livello nazionale, i quarant’anni di attività. Conta un piccolo esercito di 500 soci afferenti a 230 sezioni. È presente in tutte le regioni italiane, ad esclusione di Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Umbria. L’AVO di Belluno nasce nel 1992 per la ferma volontà dell’indimenticata Nina Barcelloni Corte, conta un’ottantina di aderenti che operano all’ospedale San Martino (sede iniziale), dal 1996 nella casa di riposo Gaggia Lante e da poco più di un anno anche all’ospedale S. Giovanni Paolo II di Pieve di Cadore. Lo spirito dell’AVO è quello dell’approccio umanitario al malato; il volontario si comporta come un fratello o un amico, alleviando con la sua presenza e compagnia la sofferenza della malattia e della degenza, senza soffermarsi su vicende personali o familiari. In secondo luogo, riprendendo una dichiarazione del fondatore, vengono i più o meno “piccoli servizi” manuali che soprattutto in Casa di Riposo possono richiedere anche un certo impegno, come spostare i degenti in carrozzella o aiutarli nell’alimentazione. Su indicazione dell’AVO centrale negli ultimi anni c’è stata in Ospedale una confluenza verso l’assistenza nei reparti di derivazione internistica e in Pronto Soccorso. L’opera in quest’ultima sede, in atto da due anni, ha già fatto registrare un buon riscontro presso l’utenza.
Commenta per primo