AURONZO DI CADORE – Ancora in corso l’intervento sulle Tre Cime di Lavaredo, dove da ieri sera sono bloccati due alpinisti di lingua tedesca. I due, attaccata la via Preuss alla Piccolissima verso le 13, alle 21 hanno fatto scattare l’allarme, poiché con il buio non riuscivano a individuare l’uscita, non erano attrezzati per un bivacco e si trovavano ancora a una cinquantina di metri dalla vetta, a 2.700 metri, con le condizioni meteo in peggioramento. Le squadre del Soccorso alpino di Auronzo e Dobbiaco, con soccorritori del Corpo forestale dello Stato, si sono portate al Rifugio Lavaredo, per valutare le operazioni possibili da effettuare in sicurezza ed è stata chiesta l’attivazione dell’elicottero dell’Esercito italiano, che ha inviato un AB-205 del IV Reggimento Altair di Bolzano abilitato al volo notturno. Purtroppo le nubi persistenti calate all’improvviso e la neve che ha cominciato a scendere hanno fermato il mezzo, poi rientrato a notte fonda, nel piazzale del Rifugio. Con la parete illuminata dalla fotoelettrica dei vigili del fuoco di Monguelfo, i soccorritori hanno tenuto i contatti telefonici con i due alpinisti, chiamandoli periodicamente tutta la notte. Con la luce del giorno, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore e successivamente quello dell’Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, hanno effettuato alcuni tentativi, costretti a rientrare dal tappo di nuvole sugli ultimi 30-40 metri. Al momento, si sta attendendo un possibile varco, prima di far intervenire le squadre a piedi, considerato che i 3 centimetri di neve della notte si sono ghiacciati e le vie di risalita sono ricoperte di scivolosissimo vetrato.
Intervento di soccorso in corso sulle Tre Cime di Lavaredo
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