
LONGARONE – Dopo un colloquio con Giovanni De Lorenzi, Direttore della Fondazione Vajont, Annarosa Ciglieri, figlia di Carlo Ciglieri, comandante del IV° Corpo d’Armata, che nel 1963 intervenne sul Vajont, dove, per lunghi mesi, coordinò le attività di soccorso, ha deciso di donare alla Fondazione longaronese, un prezioso documento fotografico che testimonia l’attività del generale scomparso pochi anni dopo, a soli 57 anni, in un incidente stradale a Padova, il 27 aprile 1969, le cui cause, oscure, non sono mai state chiarite. L’alto ufficiale torinese, nel frattempo, aveva assunto il comando generale dell’Arma dei Carabinieri. Occorre ricordare che il Generale Ciglieri, fu la prima persona a ricevere dal Comune di Longarone la cittadinanza onoraria, per l’impegno, l’abnegazione e l’umanità espresse nelle giornate di soccorso. Era il 31 maggio 1964 e successivamente il Comune gli dedicò anche una via; così fece anche il Comune di Castellavazzo; per cui oggi, dopo la fusione dei due Comuni originari, il nuovo Comune di Longarone vanta due vie pubbliche dedicate al comandante degli “Angeli del Vajont”, i soccorritori giunti da tutta Italia. L’album della famiglia Ciglieri, già pervenuto nella sede della Fondazione, raccoglie oltre duecento immagini fotografiche, realizzate dai fotografi militari durante le operazioni svolte dall’esercito dopo il crollo della frana del monte Toc con la conseguente devastazione dei Comuni di Castellavazzo, Erto e Casso e Longarone e provocando quasi duemila vittime. Le inedite immagini ripropongono i luoghi della distruzione e molti momenti di socializzazione tra i militari e la comunità longaronese. Il generale Carlo Ciglieri, giunse a Longarone la notte della catastrofe, nelle prime ore del 10 ottobre, dopo aver ricevuto la notizia dello stato di allarme nella sua casa di Bolzano e aver allertato le brigate che si sono portate prontamente Longarone. Annarosa Ciglieri che ha fatto pervenire alla Fondazione Vajont la preziosa raccolta, contenuta in un album militare riportante l’effige del quarto corpo d’armata e delle cinque brigate alpine, ha ritenuto di privarsi di un oggetto di grande valore affettivo per metterlo a disposizione di tutti, come avrebbe voluto suo padre, che gli ha sempre riferito dello straordinario rapporto realizzato con le comunità colpite, di Erto, Casso, Longarone, Castellavazzo, verso le quali ha provato profonda ammirazione per la capacità di rinascere e dalle quali ha ricevuto tanto affetto e gratitudine. Sorpreso per la generosità del gesto il Sindaco di Longarone e Presidente della Fondazione Vajont, Roberto Padrin, che ora vuole mettere in visione pubblica il prezioso album. “Le foto contenute, tutte inedite, rappresentano uno spaccato indimenticabile della nostra storia; e meritano di essere patrimonio di tutti e per questo stiamo già pensando ad una mostra da realizzare nel mese di ottobre 2015, per il 52° anniversario del Vajont. Desidero esprimere alla famiglia Ciglieri tutta la nostra gratitudine e invitarli, sin d’ora, alla presentazione della mostra che con il documento ricevuto andremo a realizzare l’anno prossimo” dichiara il Sindaco di Longarone.
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