
BELLUNO – La mia relazione (perche ormai così si può chiamare) con la Transcivetta nasce nel 2010. E’ infatti quell’anno che, preso tra i fumi dell’alcol e degli ossi buchi di Ennio Ferrarese dell’enoteca Mazzini, fui praticamente costretto ad iscrivermi alla maratona di New York. Secondo il mio amico Andrea Ioriatti la nostra preparazione doveva necessariamente passare per l’ormai classicissima che da Listolade porta ai Piani di Pezzè (e giuro che ancora oggi mi chiedo il perchè!).
Domenica 21 luglio 2014, dopo 4 anni e 4 edizioni, ci siamo ripresentati al via con qualche capello bianco in più… almeno io che li ho ancora. Quest’anno le motivazioni erano molte. Da una parte migliorarsi, dall’altra battere a tutti costi tutti gli amici iscritti.
A renderci la vita difficile in molti: in primis la coppia formata da Virgolin – Casanova decisi a loro volta a migliorarsi e quindi a far segnare un tempo vicino alle 2 ore e 40 minuti; la nuova coppia Orzes e Dal Mas, quelli da me dati per favoriti! Più tutta una serie di new entry… Dal Fior con l’inguardabile Barisciano, un acciaccato Mazzorana con De Min e i temutissimi (soprattutto per la coppa chiosco) Caviola & Caviola… meglio conosciuti come Nini & Nini.
La mattina mi presento con Andrea al via, non prima di esserci appuntati alla maglietta il pettorale: quel numero 28 (ottenuto dopo aver messo di mezzo un paio di vescovi, due camorristi e un paio di politicanti locali!) che ci dà diritto a partire tra i top runner.
Come prassi, pima dello start, ci si saluta (come fosse l’ultima volta che ci si vede!), ci si fa l’imbocca al lupo, si scherza… tutti piccoli gesti fatti (credo) per distrarsi da un fetore nauseabondo “simil” fogne di Calcutta in piena estate, un mix di sudore, olio canforato e salviette rinfrescanti.
Una volta partiti il ritmo non è dei più alti, ma ho subito una fitta alla schiena… ok, sarà una lunga giornata!
Il gruppetto che si forma è di quelli “buoni”, tra noi c’è gente che di Transcivetta la sa lunga: le sorelle Filippin, Triches, Zeno “dei Coi”… per il momento è meglio star lì attaccati e non dar da matti. A Aapanna Trieste il passaggio è buono, ma i problemi sono due: uno la mia schiena e l’altro il caldo che si fa via via più opprimente.
La salita che porta al Vazzoler è una sorta di Via Crucis… non vado avanti, mentre Andrea tranquillamente parla con altri concorrenti… sono i momenti in cui lo vorrei ammazzare!
In prossimità del ristoro scorgo Virgolin e Casanova… spero che Andrea non li veda… ma passano pochi secondi ed è “speranza vana”! Ho solo la forza per dirgli ”non provarci nemmeno”, ma dentro di me lo so che da lì in poi si va a caccia!
Lungo la verticale che porta al Tissi ”raccogliamo i primi morti”: gente che rantola, chi maledice ed impreca, gente che non ce la fa ad avanzare di un passo… e penso che sono gli stessi che qualche ora più tardi troverai al chiosco ubriachi (di gioia?) che raccontano di una giornata meravigliosa… mhaaaa!!
Noto che anche Andrea non è più brillante. Il passo si è fatto più corto, è piegato in avanti, la faccia è una maschera… cazzo anche lui fa fatica!
Passato il punto di controllo e via verso il secondo ristoro. Mentre molti atleti banchettano a “mò” di sagra paesana, noi vorremmo fare veloci, non fosse che quasi inciampiamo su un “relitto umano”… è Casanova! Gli chiedo se vuole qualcosa da mangiare o da bere, in realtà vorrei fare come Zeno dei Coi e urlargli ”SEI FINITO!!!”.
Iniziamo la discesa, che da sempre è il mio punto debole. L’assicurazione è apposto… testamento fatto… scarpe nuove e con una tenuta a mò di Spiderman… quindi mi dico “Cazzo datti da fare!”.
Andrea è davanti e mi fa strada come pianificato, Virgolin (un autentico asso) non riesce a staccarci, quindi tutto perfetto! Anzi di più… quindi passiamo davanti e prendiamo il controllo!
Arriviamo in prossimità del Col Negro e noto subito gli “indiani”, come si usa dire in gergo ciclistico, che ci attendono… c’è più gente del solito… uno spettacolo!
Saluto stancamente Daniele Pugliese, che attende il passaggio della moglie Paola, anche lei in gara con i colori del G.S. Pollicino Bar da Elda… e da lì a poco capisco cosa significa coppia allargata!
Perchè se è vero che “Puglia” è sposato con Paola, è pur vero che ha una sorta di “legame”, ”relazione”, con Casanova… infatti vedendo il compagno in difficoltà, decide di aprire una sorta di skilift privato e lo trascina letteralmente fino alla cima.
Vorrei urlargli di tutto! Purtroppo sono intento a liberarmi delle “cornaze” Francesca Tosato, Anna Frazza e Chiara Ladini che dopo averci dato il benvenuto, continuano a chiederci: ”Acqua? Coca? Gel?” Non quello per i capelli… sempre miei… ovvio! Ma che ca**o, se volevo andare al bar me ne stavo a Belluno, no?
Vedendo il Lago del Coldai e tutta la gente che fa il tifo, capisco perchè da anni mi iscrivo a questa gara.
La forcella è uno spettacolo, passiamo tra due ali di folla che ci acclamano. A dire il vero quasi tutti incitano Massimo Casanova… capiscono che è cotto! Sembra una processione, mancano solo i fiori… e l’inchino!!
Ma ormai è quasi finita. una ventina di minuti e siamo al traguardo… se tutto va bene!
Triches e l’Antonia Filippin ci “sverniciano” letteralmente e in più, giunto sul piano, cado a pelle di leone… ma ci sarà davvero una fine… mi chiedo!
Proviamo ad allungare, si, ma solo di testa… le gambe sono dure come un sasso dai crampi e non rispondono piu.
Il traguardo a braccia alzate è il premio più bello: il cronometro segna 2 ore 55 minuti 18 secondi… la cosa più assurda… lo stesso tempo al secondo del 2013… da non credere!
I tempi degli altri amici: Orzes – Dal Mas 2 ore 52 minuti 34 secondi… mai visti dopo Casere Faretti; Dal Fio – Barisciano 3 ore 38 minuti 51 secondi e con questo Barisciano si è giocato le scarpe che verranno bruciate! Mazzorana – De Min 3 ore 43 minuti 27 secondi… i più bravi a presentarsi al via in quanto il primo con una caviglia fuori uso e il secondo chiamato in ultima senza mai aver fatto un allenamento specifico; Sponga dei Coi – Filippin Cristina 3 ore 06 minuti 45 secondi… Cristina deve finirla di spingerlo per un intera gara, cambia compagno! Triches – Filippin Atonia… da spostarse in discesa! Paola Teresa Vallata – Silvia Mariani 3 ore 48 minuti 24 secondi… la prima ha decisamente rischiato di rimanere vedova!
Ultimi… ma non ultimi… Nini & Nini… i fratelli Caviola… che, per darci la possibilità di curare i crampi con la birra al chiosco, sono arrivati in 5 ore 56 minuti e 14 secondi!
Che dire… come sempre un bravo a tutti! (Guido Cavalet)
grande Guido Cavalet sono entusiasta di far parte di una così gran bella….FAMIGLIA ALLARGATA!!!!!!Siete tutti delle persone stupende!!!!!!!senza di voi non sarebbe stata una giornata così INDIMENTICABILE!!!!!!GRAZIE!!!!!!!