
Il presidente Gian Domenico Cappellaro è cauto: aspettiamo il voto in aula, ma se la legge passerà per il nostro territorio inizierà una nuova sfida che richiederà una grande prova di maturità.
BELLUNO – «Se il testo licenziato dalla prima commissione sarà approvato anche in consiglio regionale, per il nostro territorio inizierà una nuova sfida che richiederà una grande prova di maturità da parte di tutti, ad iniziare ovviamente dai sindaci». Il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Gian Domenico Cappellaro, è cauto dopo il via libera, a Palazzo Ferro-Fini, al progetto di legge che, in attuazione all’articolo 15 dello statuto, conferisce poteri e risorse alla Provincia di Belluno, in materia di politiche transfrontaliere, minoranze linguistiche, governo del territorio, risorse idriche ed energetiche, viabilità e trasporti, forestazione, caccia e pesca, sostegno e promozione delle attività economiche, dell’agricoltura e del turismo. «Aspettiamo di vedere se la legge sarà approvata anche in aula e soprattutto con quali modifiche – aggiunge Gian Domenico Cappellaro – perché, con ogni probabilità, saranno presentati ulteriori emendamenti, dopo quelli già discussi in commissione. In ogni caso, rimangono alcune incognite che non possono essere sottovalutate. La prima e più importante riguarda le risorse: saranno trasferiti fondi adeguati all’esercizio di funzioni strategiche come il turismo, la promozione delle attività economiche e la viabilità? Su questo punto servono garanzie precise. L’altro aspetto riguarda la governance della Provincia. Non ho mai nascosto la mia contrarietà alla sua trasformazione in un ente di secondo grado, perché ritengo che l’esercizio dell’autonomia richieda un’amministrazione eletta direttamente dai cittadini, sulla base di un programma di governo». «Da questo punto di vista – conclude il presidente degli industriali bellunesi – l’eventuale attuazione dell’articolo 15 rappresenta allora una prova di maturità proprio per i sindaci, già dalle prossime votazioni per il nuovo presidente. Non vorremmo assistere alle solite bagarre politiche per la conquista di poltrone, prive di contenuti, di idee e di progetti per il nostro territorio».
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