Il direttore generale Faronato in visita alla struttura “Casa Tua 1”

Un momento della visita di Faronato
Un momento della visita di Faronato
Un momento della visita di Faronato

La casa di accoglienza per i pazienti in day hospital o per familiari dei degenti presentata martedi mattina al nuovo Dg dell’Usl 1.

BELLUNO – Promossa dal Comitato d’Intesa e dall’Usl 1 di Belluno, sorta nel 1997 su un terreno dell’ospedale san Martino grazie a molta manodopera volontaria, la struttura ospedaliera “Casa tua 1” è stata presentata martedi mattina al direttore generale Pietro Paolo Faronato dal presidente del Comitato d’Intesa e dell’associazione Casa tua Giorgio Zampieri, che ha colto l’occasione per illustrare al nuovo dg i risultati conseguiti dal servizio.

Il ricovero per pazienti in day hospital o per parenti di persone degenti è composto da dieci camere fornite di televisore, quattro servizi igienici di cui uno accessibile ai disabili, una cucina ad uso comune ammodernata da poco, una lavanderia e un ampio soggiorno, il tutto distribuito su una superficie di 200 metri quadrati e in grado di accogliere fino a 14 persone. Il centro ha ospitato, dal 1997 al 2012, 3644 persone, di cui 1284 dalla provincia di Belluno (per la maggior parte cadorini, 694, e agordini, 228), 866 dalle altre province venete, 1370 da altre regioni, 124 dall’estero. I reparti che hanno fatto maggiore riferimento al servizio prestato da Casa tua, dalla sua fondazione al 2012, sono stati oculistica con 664 ospiti, pediatria con 554 ospiti e ortopedia con 507 ospiti. La residenza è gratuita, e a garantire la continuità del servizio, assieme al volontariato, sono le donazioni spontanee fatte dagli utenti, dalle associazioni e dai soggetti privati. Nel 2006, quando è scaduta la convenzione per diritto di superficie sottoscritta nel 1996, L’Usl 1 ha stipulato con l’associazione Casa tua onlus, attiva dal 1997, una concessione in comodato d’uso gratuito per consentire il proseguimento dell’attività.

«La nascita del Comitato d’Intesa è stata un’intuizione importante», ha detto il direttore generale dell’Usl 1 durante la visita di ieri mattina, «e questo si vede nei frutti delle collaborazioni nate fra le associazioni. Da soli si fa sempre più fatica che aiutandosi l’uno con l’altro, e non è così frequente sentir parlare di associazioni che riescono a collaborare. Il problema in certi casi non è mettere in piedi opere come questa, ma portarle avanti nel quotidiano». Il servizio è nato grazie alla stretta collaborazione con enti e istituzioni e alla costanza di 13 volontari che ogni giorno prestano opera gratuita per coordinare gestione e comfort e per accogliere i nuovi arrivati. «Cercheremo sempre più di portare avanti la baracca», ha concluso Faronato, con una metafora, «e di condurre presto la barca fuori da questi mari procellosi. Voi non esitate a contattarmi, io ci sono per un confronto, per organizzare qualcosa o anche solo per uno scambio di battute». L’obiettivo fissato dal direttore è quello di analizzare meglio i dati di provenienza degli utenti, in modo da promuovere il servizio nelle aree più periferiche e ampliarne così il raggio d’azione.

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