

VENEZIA – «I comuni bellunesi stanno dimostrando responsabilità e lungimiranza. Quella della fusione è la strada maestra per adottare nuove economie di scala e incentivare i servizi a favore dei cittadini».
A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond dopo che la giunta di oggi – su proposta dell’assessore Roberto Ciambetti – ha adottato il disegno di legge regionale che mira a istituire il nuovo comune di Longarone attraverso la fusione dei comuni di Longarone e Castellavazzo, operazione chiesta con una lettera congiunta dei rispettivi sindaci datata il 18 giugno scorso e che ha fatto seguito alle deliberazioni dei rispettivi Consigli comunali del 29 aprile di quest’anno.
Nel documento politico-programmatico che accompagna il disegno di legge si evidenzia come il nuovo comune si chiamerà Longarone e che la sede municipale sarà a Longarone, mentre alcuni uffici decentrati saranno comunque mantenuti a Castellavazzo. Si provvederà altresì a una riorganizzazione degli uffici e dei servizi utilizzando il personale proveniente dai due comuni finalizzata a un migliore utilizzo delle risorse umane nel rispetto delle professionalità acquisite.
Non solo, a tutela della comunità di Castellavazzo, è prevista l’istituzione di un comitato frazionale che eleggerà un presidente quale garante di partecipazione e decentramento amministrativo.
«Quello che va sottolineato è che la legge, sia nazionale che regionale, prevede precisi vantaggi per la fusione, come l’aumento dei trasferimenti statali del 20 per cento per un periodo di dieci anni, l’esenzione dal patto di stabilità per due anni, e un utilizzo più efficiente del personale e delle risorse», spiega Bond che ricorda anche come la legge regionale 18 del 2012 stanzi un milione e 700 mila euro a favore delle fusione e delle forme associate (vedi Unioni).
«Da oggi inizia un importante stagione di riforma per questi due comuni che nei secoli hanno condiviso un territorio strategico e difficile, nonchè la tragedia del Vajont. Nel Cinquantenario del dramma», rimarca Bond, «si lancia un segnale amministrativo dal significato profondo».
Il disegno di legge della giunta oltre a prevedere l’istituzione del nuovo Comune, contiene un articolo che sarà aggiornato con i numeri del referendum che dovrà essere indetto tra le popolazioni interessate.
Prima di arrivare in Consiglio regionale il ddl sarà trasmesso per un parere tecnico alla Conferenza permanente Regione-Autonomie locali.
«Ringrazio la giunta e l’assessore Ciambetti per la celerità con la quale questo provvedimento è stato adottato», conclude Bond.
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