

BELLUNO – Il fine settimana il Teatro Comunale di Belluno ha visto in scena “Io ti prendo per mano” con testo di Daniela Nicosia e protagoniste Piera Ardessi e Paola Compostella per la regia della stessa Daniela Nicosia.
Le tematiche affrontate sono coraggiose: la malattia e la necessità del non morire soli sviluppato nel rapporto disperatamente intimo, profondo e devastante tra una madre e una figlia.
In “quel tempo sospeso ed indefinito che procede il morire” il dialogo si muove in una dimensione sospesa tra il delirio e la tagliente lucidità della madre, che si aggrappa ai ricordi di un passato vissuto nel dignitoso sacrificio della povertà, e la delusione della figlia schiacciata dall’amara consapevolezza di non essere stata all’altezza delle aspettative.
La malattia e lo spettro della morte imminente si scoprono però essere l’occasione per guardare oltre, accettare le reciproche fragilità e riscoprire sentimenti accantonati ed a lungo nascosti dietro la maschera della durezza che la vita impone e che dalla vita ci difende.
Sarà la sincerità, in tutta la sua amara spietatezza, ad avvicinare definitivamente madre e figlia porgendo loro la chiave che apre la porta della reciproca intesa e accettazione attraverso l’estenuante susseguirsi di gesti, movimenti, attenzioni che compongono l’amorevole danza dell’ultimo accudimento.
Servizio fotografico a cura di Fabio Barito:
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