

TAMBRE D’ALPAGO – «Si tratta di un vero e proprio attacco animale, quello successo nella notte di mercoledì 23 gennaio presso la stalla di vacche da latte dell’Azienda Malga S.Anna di Bortoluzzi Diego posta in Via Montagna località Coste de Mai proprio sul confine con il Demanio Regionale del Bosco del Consiglio», afferma Paolo Casagrande Presidente di Anpa Veneto. Fino a ieri a essere danneggiati erano solo gli allevatori che ricadono dentro il Pian Consiglio e Valmenera, oggi tocca agli esterni!
Un grosso branco di cervi ha sconfinato la “riserva” attaccando e rovinando in una sola notte, N. 13 rotoballe di erba medica biologica fasciata, per circa 100 quintali di foraggio ad alto valore proteico che ora si ossiderà a contatto con l’aria deteriorandosi del tutto. Il branco selvaggio, non contento dell’abbuffata attuata, ha inoltre iniziato a mangiare anche un altro cumulo di rotoballe di prezioso fieno biologico di 2° taglio del Cansiglio.
La situazione, generatasi dalla forte presenza di neve che ricopre tutta la foresta e la Piana del Cansiglio, ha spinto i cervi a cercare altrove il cibo, e di conseguenza sconfinando nei prati adiacenti la riserva e colpendo il fienile del Bortoluzzi.
Consistente il danno patito dalla Azienda Bortoluzzi Diego, che in poche ore nell’oscurità si è vista rovinare una importante parte delle scorte foraggere invernali e quelle più preziose dal punto di vista qualitativo, peraltro di foraggio biologico che costa molto caro nel mercato e difficilmente reperito nell’annata 2012 che è stata siccitosa e poco produttiva.
L’allarme in azienda Bortoluzzi è alto, perché stanotte il branco sicuramente tornerà alla carica per rifocillarsi ancora a danno e spese dell’allevatore. Per questo A.N.P.A. Veneto ha chiesto l’intervento della Polizia Provinciale e del Corpo Forestale dello Stato affinché siano attuati interventi dissuasivi per allontanare i cervi come è stato fatto ripetutamente nella Piana del Cansiglio.
E’ chiaro che di fronte a un disinteresse delle Istituzioni, l’azienda dovrà trovare delle soluzioni per “legittima difesa” perché in pochi giorni si rischia di mettere alla fame 60 bovini, e tutto perché un branco di animali selvatici protetti e incontrollati si permette di mangiare a sbaffo.
Siamo certi che il Presidente della Regione Veneto Zaia, e tutta la moltitudine di ambientalisti non tarderanno a intervenire per solidarizzare contribuendo direttamente di tasca propria, in aiuto all’azienda per alleviare i danni arrecati dai loro tanto amati e protetti cervi, visto che notoriamente i risarcimenti Regionali e Provinciali previsti arrivano, se arrivano, dopo 3-4 anni dal misfatto! Giusto perchè le vacche devono mangiare come mangiano i cervi! (Il Presidente Regionale Casagrande Paolo)
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