Fabio De Mas: “Qualche pensiero dopo la conquista della vetta”

Fabio De Mas al campo 1 nel monte Cho Oyu
Fabio De Mas al campo 1 nel monte Cho Oyu

ACONCAGUA – Buona sera dal campo base Piazza de Mulas a 4400 metri. Ieri alle ore 16:00, dopo 10 lunghissime e terribili ore di cammino, Io e Pezze Davide, Lelio De Bernardin, Daniele Alberti e la guida Nicolas abbiamo raggiunto i 6962 metri della cima dell’Aconcagua, la vetta piu’ alta del continente americano.

E’ stata un’impresa resa più facile dalle ottime condizioni climatiche trovate (i tanto temuti freddo e vento ci hanno risparmiato, anzi temeperature eccezionalmente calde ci hanno sicuramenrte favorito), ma comunque la spedizione è stata difficile, affascinante e sicuramente massacrante.

Abbiamo camminato per circa 95 chilomteri, percorso oltre 6000 metri di dislivello positivo per circa 50 ore di marcia sotto sole cocente, vento, neve e pioggia consumando circa 5000 kcalorie per giorno.

Ieri e’ stato il giorno naturalmente piu’ difficile. Siamo partiti alle 5:45 e dopo circa quattro ore di cammino a quota 6500 metri, abbiamo avuto un grosso problema, le nostre due guide ci hanno comunicato che stavano male e non ce la facevano a continuare.

Abbiamo atteso invano, sferzati da un vento gelido per oltre 40 minuti, che la situazione si sbloccasse e che un’altra guida si prendesse caricao di noi, ma visto che questo non era possibile, dopo essserci guardati brevemente negli occhi, abbiamo deciso di continuare da soli.

Nicolas, la guida, con un grandissimo sforzo ha deciso di proseguire anch’egli e cosi’ a 6700 metri, nel punto noto come la Cueva, ci siamo ricongiunti con la nostra guida.

DA lì e’ iniziato un vero e proprio calvario. Un’irta di grande pendenza di circa 250 metri di dislivello che porta alla cima, dove per uno strano fenomeno, scientificamente accertato, c’e’ meno ossigeno che a 7500 metri.

Personalmente e’ stata la cosa più faticosa mai affrontata. Avevo la gola arsa alla disperata ricerca di ossigino, ma se bevevo, vomitavo, avevo vertigini e nausea e, a volte, un grande sonno.

Ogni 6 – 8 passi mi dovevo fermare per 1 minuto prima di riprendere. Solo una grande determinazione mi ha consentito di arrivare in vetta provando una gioia che mi ha commosso.

L’impresa e’ stata comunque quella di Davide che al campo base era sul punto di abbandonare la spedizione per una infezione e nonostante sette giorni di antibiotico, ieri e’ arrivato per primo tra di noi sulla vetta, dimostrando una grande foza fisica e mentale.

Lelio e Daniele si sono dimostrati forti e prerati come mi aspettavo e quindi questa avventura si e’ rivelata, sia pur difficilissima (solo il 35% di chi prova a salira l’Aconcagua, ci riesce), ma anche entusiasmante e un completo successo.

Per la gioia dei miei cari e’ stata la mia ultima spedizione su cime Extraeuropee e concludere con un successo regala davvero una grande gioia e soddisfazione.

Grazia a Francesca per le previsioni meteo e a tutti quanti ci hanno seguito e incoraggiato, a tutti voi dedichiamo questa nostra piccola impresa: la salita alla vetta piu’ alta del continente americano.

La prossima settimana caricherò le foto dell’avventura.

Adesso buona notte cari amici di GOBelluno Notizie, ci meritiamo un pò di dolce riposo.

Fabio De Mas e compagni.

14 Commenti

  1. Beh…che aggiungere ? Dopo ciò che ho letto i commenti son quasi superflui.
    Personalmente posso solo aggiungere che avete dimostrato carattere, tenacia, gran perizia delle vs possibilità e limiti nonchè una buona dose di coraggio. Il tutto acvompagnato sempre da estrema consapevolezza. Bravissimi e …. a presto !!!!

  2. Pur senza nulla togliere a Fabio De Mas, Davide Pezzei, Daniele Alberti, ….da ricordare che Lelio è il più vecchio del gruppo.
    Quindi… ONORE AL VEZ !!!!!!!

  3. EROI (Pierangelo Bertoli)
    Stella esordì con un sonno di protesta
    Quindi uscì senza scarpe e un secchio sulla testa
    Sola ma s’incamminò, prese la linea rossa del metrò
    Con passo hollywoodiano ed una torta a mano radicalizzò
    Dopo discese davanti al Parlamento
    Dura procedeva nascosta e sottovento
    Colse l’opportunità, lasciò gli uscieri come baccalà
    Cercava il Presidente che era ad un Consiglio della Sanità
    Grande sogno americano tutti ti ameranno prima o poi
    Cominciata la rincorsa basterà giocare in borsa

    E saremo yankee pure noi
    Forse sventolava una pelle di serpente
    Forse per chi la incontrò sembrava niente
    Certo che si intrufolò dentro la stanza alfine ci arrivò
    E coronò il suo piano e la sua torta a mano rivoluzionò
    Risoluti combattenti coltivati all’ombra dei cowboys
    Trasognati, malcontenti, telefilm ne han visti tanti

    Figli di un America di eroi
    Quando fu trascinata fuori a stento
    Trasudava di panna e crema il Parlamento
    Gialli pieni di bignè appiccicosi di Saint-Honorè
    E il presidente steso sotto il grande peso di quel cabaret…

  4. Vi abbiamo seguito nel vostro indimenticabile viaggio e vi ringraziamo per le emozioni che ci avete regalato. Lelio…. Che dire, sei un grande. Un abbraccio da parte di tutti. Tania, Igor, Melchiorre, Fabrizia e Natascia

  5. Vi abbiamo seguito nel vostro indimenticabile viaggio e vi ringraziamo per le emozioni che ci avete regalato. Lelio…. Che dire, sei un grande. Un abbraccio da parte di tutti. Tania, Igor, Melchiorre, Fabrizia e Natascia.

  6. Abbiamo appreso con immensa gioia la notizia della vostra conquista!!
    Dal vostro diario ci avete trasmesso forti emozioni coinvolgendoci al 100% come se salissimo noi sull’Aconcagua!
    Competenti , mentalmente preparati e determinati! Complimenti a tutti, anche a chi non riuscendo ha provato ad affrontare un’impresa così ardua.
    La sera ci univamo a tutti voi per vedere ogni progresso anche se non avevamo dubbi per il meticoloso Lelio. Buon rientro, a presto Rossana e Marzio

  7. Avete senz’altro compiuto una bella impresa. Complimenti di cuore a tutti. Desidero ricordare a Davide il suo battesimo con la montagna, quando a 3 anni e mezzo è arrivato ( seppur sulle mie spalle…)in cima al Boè , a 3200mt e la temperatura era di +1°. Ricordo che avevi i pantaloncini di cuoio corti e le lacrime agli occhi per il freddo, ma non ti sei lamentato. Ho pensato a questa cosa quando ci è arrivata la notizia che eravate in cima, ho pensato alla vostra grande fatica ma anche alla vostra grande soddisfazione…ho anche pensato che quel lontano battesimo di Davide con la montagna forse forse è servito a mettere le basi per una grande forza d’animo e sicuramente a far sbocciare il grande amore per le montagne e soprattutto per le nostre belle dolomiti. Ad Maiora!!!!

  8. via piave è con te ma adesso lelio cerca di venire più presto possibile a spalare neve complimenti a tutti voi

  9. Bravo Fabio! Io e Linda siamo molto orgogliose di te.
    Bravissimi anche ai tuoi compagni di avventura, per aver portato a termine con tenacia e determinazione questa importante impresa.

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