

MEL – E’ stata inaugurata venerdì scorso presso il cinquecentesco salone municipale di Mel, la mostra fotografica “un passo avanti – dalle radici alla passione” dedicata all’arte di Giovanni Francescon.
Nell’introdurre la cerimonia, Edoardo Comiotto ha ricordato come la Pro Loco Zumellese in questi anni di feconda attività, ha allestito mostre di livello e valenza nazionale, con nomi di artisti di fama e affermati, taluni, anche internazionalmente.
Questa volta la Pro Loco ha voluto guardare oltre, ad un amico artista che per la sua riservatezza, per il suo desiderio di rimanere un “passo indietro”, di volere stare sotto traccia, di non volere apparire, non è conosciuto come merita per la sua abilità fotografica.
«Lui che dell’immagine era maestro», così si è espresso Comiotto aggiungendo: «ma, badate bene, questa non è una mostra localistica o limitata, se da un lato vuole essere un segno tangibile di riconoscenza per un collaboratore che si è distinto per la sua disponibilità, e quindi di riconoscenza, dall’altro vuole valorizzare il notevole patrimonio fotografico che Gianni ha realizzato in questi anni con paziente, intelligente lavoro di sensibile poeta della macchina fotografica».
La mostra gode del Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Mel e il Sindaco Stefano Cesa si è congratulato con la Pro Loco Zumellese per questa iniziativa che rende merito a un concittadino che senza tanto clamore ha dato e lasciato qualcosa di importante per il suo territorio.
Un saluto affettuoso ai famigliari di Giovanni Francescon, presenti in sala, è stato espresso dal Presidente della Pro Loco Zumellese Debora Lotto che ha ricordato la grande generosità dell’amico fotografo e del grande vuoto che ha lasciato con la sua prematura scomparsa.
Il Presidente della Pro Loco ha poi ringraziato gli Amici di Nelo, quanti si sono prestati gratuitamente per la realizzazione della mostra e coloro che hanno permesso la stampa del bellissimo catalogo che racchiude le istantanee più significative in esposizione. Catalogo che è disponibile presso il book shop del Palazzo delle Contesse che ospita la mostra.
Per Fabio Carnio, Presidente dei fotografi professionisti dell’UAPI di Belluno, la fotografia di Francescon è di notevole livello tecnico: «Il tratto essenziale delle sue foto è una vera sorpresa così come la sua capacità di abbandonarsi alle atmosfere naturali regalando poi a tutti noi nelle foto lo stupore e la meraviglia che lo hanno colto e affascinato».
Antonella Alban ha poi affermato che la sua conoscenza con Gianni Francescon fotografo-artista risale al 1999, quando presentò la sua prima mostra nei locali del Cappello di Mel.
Per Alban «sono trascorsi diversi anni e tante cose sono successe, ma le fotografie sono rimaste testimoni importanti di un lavoro solitario e incessante, a stretto contatto con la realtà frammentaria e precaria dello spazio aperto, ultimo confine dell’esistenza. Gianni ha sempre cercato il limite estremo, sia nelle esperienze di volo, sia nelle visioni del territorio o della “natura cittadina”, ha voluto fermare l’attimo, sospendere lo scorrere del tempo e l’emozione forte del momento, superando così la funzione didascalica e documentaria che viene comunemente attribuita alla fotografia».
Emozioni queste che coglieranno i visitatori della mostra che trova degna collocazione nelle sale del Palazzo delle Contesse. Questo l’orario delle visite: dal 08-12-12 al 06-01-13 con i seguenti orari : venerdì 14,30 / 19,00, sabato/domenica/festivi dalle 10 / 12 – 14,30 / 19,00. L’ingresso è libero.
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