BELLUNO – A più riprese, tra le ultime settimane del mese di aprile e le prime di maggio, il direttivo del Bacino di Pesca 8 “Piave” ha provveduto a nuovi recuperi di diversi esemplari di pesce adulto.
Il materiale ittico, recuperato tramite l’utilizzo preventivamente autorizzato dello storditore, è stato prelevato rispettivamente dalle risorgive di Nogarè, situate in destra orografica del fiume Piave, e nelle Fontane di Fagherazzi lungo il tratto compreso tra l’abitato di Levego e il ponte Dolomiti in direzione Belluno.
«Queste aree di elevato pregio ambientale – commenta il Presidente del Bacino 8 “Piave” Luigi Pizzico – da numerosi anni sono interdette alla pratica della pesca, pertanto abbiamo provveduto al recupero del pesce presente e al suo immediato rilascio nelle acque adiacenti del fiume Piave».
Lo scopo dell’operazione è anche quello di valorizzare nuovamente le due risorgive, da tempo abbandonate, come spiegano i consiglieri Giovanni Zambelli, Fabrizio Della Libera e Antonio Polcino: «abbiamo provveduto alla pulizia delle due aree, preparandole così per l’immissione di un notevole quantitativo di pesce, circa novanta mila pezzi di avannotti, che è stato distribuito tra le Fontane di Fagherazzi e quelle di Nogarè».
Nelle tre distinte giornate di lavoro, il direttivo del locale bacino ha recuperato un ingente quantitativo di pesce, composto da circa 300 capi tra salmonidi, timallidi ed esocidi.
I lucci in questione, alcuni di pezzatura superiore ai3 chilogrammi, sono stati accuratamente rilasciati nelle acque del Fiumicello Rai.
Il lavoro svolto fa parte di un ambizioso progetto che il Bacino di pesca 8 “Piave” intende perseguire, cercando di incrementare la quantità e soprattutto la qualità delle specie ittiche che popolano le acque in gestione.
Un grazie a tutti coloro che sono stati presenti al recupero del materiale adulto,un particolare ringraziamento và al presidente Pizzico Luigi che dall’inizio dell’anno è sempre presente a tutte le manifestazioni di pesca…