

BELLUNO – Belluno oggi è una città geograficamente marginale anche a causa di inadeguati collegamenti ferroviari, peggiorati ancor più in questi giorni a causa dei tagli: «Se da un lato Belluno deve assumere un ruolo di guida dell’intera comunità provinciale per pretendere un servizio ferroviario decoroso, dall’altro deve approfittare delle possibilità a portata di mano per accorciare le distanze – premette Jacopo Massaro – a partire dall’estate, la Comunità europea metterà a disposizione dell’Italia circa un miliardo di euro, cui attingere mediante progetti di innovazione tecnologica, risparmio energetico, sviluppo sostenibile».
Un miliardo di euro destinato alle cosiddette Smart Cities, ovvero città virtuose nell’avviare progetti mirati nei settori: mobilità, ambiente ed energia, qualità edilizia, economia e capacità di attrazione di talenti e investimenti, partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.
«Oltre ad accorciare le distanze geografiche, potremmo inoltre cercare di avvicinare il Comune e i cittadini migliorando i servizi web, permettendo ai cittadini a casa di interagire con la pubblica amministrazione – continua Massaro – questi investimenti sono legati anche al tema del contenimento energetico, della riduzione delle emissioni e degli sprechi. Il progetto Smart City, già attuato in molte città europeee, sta finalmente prendendo piede anche in Italia. Penso, ad esempio, ai lampioni ‘intelligenti’ realizzati in alcune città. In tempi di magra come questi, bisogna saper cogliere l’opportunità della modernizzazione. Inoltre, proprio in questi giorni, si sta discutendo a livello nazionale per sganciare gli investimenti per le Smart Cities dal patto di stabilità. Grazie al tipo di finanziamento e alle dimensioni contenute, Belluno potrebbe diventare un’eccellenza della tecnologia Smart, che offre servizi ai cittadini e al contempo riduce costi economici e ambientali».
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