

BELLUNO – «Puntiamo all’eccellenza, altrimenti rischiamo interventi slegati dal contesto e ne pagheremo le conseguenze per decenni. Il caso Cavarzano, con il cosiddetto Masterplan, ad esempio, merita risposte a degli interrogativi decisivi. E’ davvero necessario costruire nuove strutture? Si persevera a costruire senza pensare prima a viabilità e servizi? Gli interessi degli abitanti, attuali e futuri, sono stati ascoltati? E che rlevanza hanno? Solo rispondendo a queste domande l’amministratore può essere certo di scegliere per il bene della città. Intendo ripartire da qui, rimettendo in discussione gli interventi fini a se stessi, considerandoli nella visione generale. E’ finita l’epoca della speculazione».
Così Claudia Bettiol introduce nella campagna elettorale per le amministrative del 6 e 7 maggio uno degli argomenti più vicini ai residenti e alle imprese, ovvero lo sviluppo urbanistico della città. Lo fa con un riferimento diretto a Cavarzano, che sarà l’ultima tappa del suo tour tra i problemi e le aspettative dei cittadini. Domani giovedì 3 maggio alle 20.30 incontrerà gli abitanti nella sala parrocchiale del quartiere.
«Cavarzano è l’ultima area rimasta per l’espansione della città – aggiunge Claudia Bettiol – quindi è anche l’ultima occasione che abbiamo, tutti, per governare questa espansione nel modo più saggio, sostenibile, giusto. La mia stella polare sarà il recupero del patrimonio esistente. Questo mi chiedono i cittadini e su questo si concentrerà il mio governo, anche rivedendo i piani in sospeso se necessario».
Ma Cavarzano non porrà solo questa questione al prossimo sindaco di Belluno. L’incontro sarà l’occasione per parlare della piazza e dei luoghi di socialità, delle aree verdi come quella di Col Fiorito, del polo scolastico, della viabilità da completare e rendere più sicura.
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